L’INFERNO DI DANTE DIVENTA UN BALLETTO ACROBATICO E SPETTACOLARE

Un balletto acrobatico e spettacolare, che sfida le leggi della fisica e nello stesso tempo una ricostruzione emozionante dei complessi sentimenti della prima cantica della “Divina Commedia” di Dante: è questo lo spettacolo “Inferno”, prima parte di una trilogia ideata e realizzata da Emiliano Pellisari, in scena dal 27 al 29 gennaio nel Teatro Vittorio Emanuele per la stagione di musica e danza 2012. “Inferno” è presentato da Emiliano Pellisari Studio in collaborazione con il Teatro Mancinelli di Orvieto.

Dall’ideatore di “Daimon”, “Nogravity” e “Comix” arriva quello che è stato definito un sorprendente progetto teatrale, nel quale il disegno della luce, la musica e gli effetti speciali si coniugano con la danza, l’atletica circense e la mimica, mentre immagini straordinarie appaiono dal buio.

Lo stile di Pellisari prende vita da profondi studi sul teatro ellenistico e sul teatro fantastico rinascimentale così come da approfondite ricerche riguardanti le invenzioni scenotecniche del Seicento. Sul palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele arrivano con “Inferno” le suggestioni e le allegorie delle affascinanti macchine messe a punto da Pellisari, che annullano la fisica della realtà per condurla nello spazio del sogno. Un mondo, dove il reale e i virtuale si mischiano in un caleidoscopio di immagini sorprendenti.

Un inferno paradossale come Escher, assurdo come Magritte, crudelmente caravaggesco.. Immagini straordinarie appaiono dal buio in una carrellata senza sosta di effetti come in un quadro di Bòsch: Paolo e Francesca volano nel cielo, schiere di dannati cadono al suolo come foglie, i filosofi arabi galleggiano sospesi nel limbo, Minosse è immobile sospeso al soffitto. Angeli e Diavoli si affrontano nello spazio in duelli virtuali. L’inferno è uno spazio teatrale dove si annulla la fisica della realtà e tutto appare come in un sogno ad occhi aperti.

I danzatori sono Mariana Porceddu, Annalisa Ammendola, Giulia Consoli, Gabriele Bruschi, Yara Molinari, Patrizio Di Diodato. Le musiche sono dei generi Etno, Classica, Ambient. Polistrumentista: Oscar Bonelli. Sound designer: Giuliano Lombardo. Sound mixer: Mario Crocetta. Sound editor: Riccardo Magni. Consulente musicale: Andrea Barbera. Voci recitanti: Gianni Bonagura e Laura Amadei. Disegno luci: Filip Marocchi. Direttore scene: Luca Berettoni.

VENERDì 27 E  SABATO 28 GENNAIO ore 21.00 – DOMENICA 29 GENNAIO ore 17.30

Prezzi: platea 30 euro (ridotto 20), prima galleria 18 euro (15), seconda galleria 7 euro (5)

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