TRASPORTI NELLO STRETTO: TROPPI DISAGI, POTENZIATA LA METROMARE CON UN ALISCAFO PIU’ GRANDE

 

Sostituito l’aliscafo della corsa delle 7:40  tra Reggio e Messina. A comunicarlo il direttore del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria, capitano di vascello Gaetano Martinez, che ha informato il presidente della Provincia calabrese, Giuseppe Raffa che il collegamento tra il porto cittadino e Messina delle 7,40 è stato potenziato in considerazione della concentrazione della domanda.

“Il Consorzio Metromare dello Stretto per tale collegamento, nelle more della definizione del nuovo orario – è detto in una nota della Provincia – è stato autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti all’utilizzo di un mezzo più idoneo dell’aliscafo fino a qualche giorno fa utilizzato. La sostituzione del natante è stata decisa per ridurre i disagi all’utenza derivanti dalle limitate capacità di trasporto passeggeri dell’aliscafo. Era stata la stessa Direzione Marittima reggina, nel corso di un incontro con l’ing. Gemano Maione, in rappresentanza del Ministero, e con il responsabile del Consorzio Metromare dello Stretto, a richiedere la soluzione del problema che, con sempre maggiore frequenza, veniva lamentato da quanti giornalmente raggiungono la dirimpettaia Messina per lavoro, studio o altre necessità”.

“Sulla temporanea soluzione del problema – prosegue la nota – il presidente Raffa ha espresso compiacimento evidenziando ‘quanto siano importanti i collegamenti tra le due sponde al fine di agevolare lo sviluppo sociale, economico e culturale dei territori dirimpettai”.

“E’ un segnale positivo – ha detto Raffa – che ci incoraggia a mantenere alta l’attenzione su un collegamento strategico. Il nostro apprezzamento è rivolto anche all’attività svolta dal comandante Martinez per il sostegno ai bisogni dell’utenza reggina e messinese. Ci auguriamo che la disponibilità dimostrata dal Ministero competente trovi maggiori e incisive iniziative per consentire una più agevole e funzionale opportunità di spostamento delle popolazioni dell’area dello Stretto”.

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