UNIVERSITA’: ORMAI E’ BATTAGLIA NAZIONALE CONTRO LE PROROGHE DEI RETTORI

 

Prima la battaglia “cittadina” contro la proroga del Rettore dell’Università di Messina, adesso invece è lotta nazionale contro tutti i Rettori prorogati. Sono 20 i docenti messinesi che hanno deciso di unirsi agli altri 130 colleghi di tutta Italia, i quali hanno intrapreso una battaglia per difendere il diritto di partecipazione democratica all’interno degli Atenei, calpestato, secondo essi, da un’interpretazione non corretta della riforma Gelmini.

Tale riforma (legge 240/2010) prevede la possibilità di usufruire di una proroga di un anno, raddoppiata grazie all’interpretazione del Ministero, secondo il quale i 12 mesi di prolungamento, nel nuovo atto statutario partono non dal momento in cui è stato approvato dal Senato accademico e dal Consiglio d’amministrazione per essere trasmesso a Roma  ma  dal momento in cui viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Quindi i Rettori delle  Università che hanno adottato lo statuto dell’era Gelmini, fra cui Tomasello, entro il 29 ottobre 2011 resteranno in carica sino al 2013.

I 150 docenti hanno scritto un documento che sta facendo il giro del web, nel quale rivendicano il “diritto al rinnovo”. Giovedì l’argomento verrà affrontato nella Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati, dove si discuterà di governance e democrazia, rivendicando il ruolo centrale della comunità accademica nelle scelte strategiche del sistema universitario e per illustrare la situazione dei contenziosi aperti nei TAR sulla questione “proroga rettori”.

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