DAL GIAPPONE A MONTALBANO: QUANDO L’AMICIZIA NON HA CONFINI (GALLERY)

 

Si è concluso sabato scorso un progetto di accoglienza di minori giapponesi a Montalbano Elicona. La delegazione nipponica era composta da 22 minori e da 10 adulti accompagnatori provenienti dal villaggio di Iitate, nella prefettura di Fukushima, tristemente nota per i drammatici fatti dello scorso anno. Il villaggio di Iitate contava circa 8000 abitanti ma, in questi ultimi mesi, molti di questi sono stati evacuati a causa della contaminazione ambientale scaturita dalla fuoriuscita di radiazioni dalla centrale nucleare. La comunità locale si è ritrovata di conseguenza disgregata e molti ragazzi, tra i quali quelli arrivati a Montalbano, si sono persi di vista.

Questo progetto, fortemente voluto dal precedente sindaco di Montalbano Elicona, il dott. Giuseppe Simone e posto in essere grazie alla sensibilità dell’attuale amministrazione, presieduta dal dott. Filippo Taranto, e degli operatori della Cooperativa Sociale “Azione Sociale” di Messina, è stato promosso dall’Associazione dei Borghi più belli d’Italia, della quale fa parte la città di Montalbano, in collaborazione con i Borghi più belli del Giappone, dei quali fa parte il villaggio di Iitate.

“Tale iniziativa – dichiara l’assistente sociale di Montalbano, Claudio Aloisi – che ha coniugato attività finalizzate alla conoscenza della cultura, della storia e delle tradizioni locali con attività di aggregazione e socializzazione tra gruppi di coetanei di nazionalità e culture diverse, ha rappresentato una di quelle rare esperienze di incontro e fusione multiculturale arricchente, per chi vi è coinvolto, più di quanto possano fare campagne pubblicitarie e proclami politici. Per ultimo, ma non meno importante, si è cercato di dare un segno tangibile di solidarietà ad una popolazione particolarmente colpita dalla furia della natura e dall’insipienza umana, con la quale, per le medesime ragioni e per la nostra storia recente, ci sentiamo accomunati”.   

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