LA DELIBERA “SALVA COLLINE” E’ UN VERO PASSO AVANTI? I DUBBI DEL V QUARTIERE E DEL CONSIGLIERE CUCINOTTA

 

Sarà sufficiente la delibera proposta dall’assessore Corvaja per salvare le colline, o meglio quel che resta, dalla cementificazione? Restano scettici il Consigliere Comunale Nicola Cucinotta ed il Consiglio della V Circoscrizione che in una nota entrano nel merito della proposta avanzata, sottolineano che ” in attesa del nuovo P.R.G rappresenta la prima “vera” forma per dotare l’amministrazione di strumenti di salvaguardia del territorio urbano, tuttavia non possono negarsi alcuni spunti di riflessione”.

“Innanzitutto -scrivono in una nota congiunta –  occorre chiedersi su quali aree ancora libere da cementificazione tale delibera possa trovare applicazione, visto che il processo di massiccia densificazione urbanistica è stato ormai quasi del tutto completato sulle colline della zona nord della città, e specificamente su quelle dell’Annunziata, di San Licandro, di Giostra e della Panoramica dello Stretto, con palazzine – ancora in edificazione – in corso di elevazione sin dentro i letti di torrenti rientranti in zone P4 ed R4 secondo le previsioni del P.A.I.

In secondo luogo, e maggiormente rilevante, appare stabilire con la necessaria chiarezza il valore giuridico che tale deliberazione d’indirizzo potrà avere rispetto a iter tecnici e di approvazione che scaturiscono dalla ancora vigente Variante Generale al P.R.G. cittadino. Specificamente, occorre stabilire se tale delibera potrà avere superiorità gerarchica nei confronti di “allegre” ma “regolari” concessioni edilizie o altri titoli abilitativi già avviate, di piani di lottizzazione pronti a partire, delle aspettative di costruttori privati che intendono attuare i loro progetti speculativi sulla base di previsioni della attuale Variante.

La questione posta non è peregrina; poiché, vituperata e contestata, l’attuale Variante è frutto di un iter lungo e complesso, che ha visto – al di là dello scriteriato assalto di speculatori senza scrupoli a coste, colline e aree pregiate di Messina, appoggiati da un Consiglio comunale a suo tempo pavido e prono a questi interessi rapaci – un’approvazione espressamente contemplata dalla normativa urbanistica. Bene, la proposta di deliberazione di Corvaja dovrà analogamente effettuare tale inter (che prevede passaggi alla Regione e al C.R.U.), o potrà, con mera delibera del Consiglio comunale, avere vigenza immediata? A tal proposito, i sottoscritti nutrono, purtroppo, seri dubbi. Il perché è tosto chiaro: se per avere vigenza, dovessero passare due anni, nella migliore delle ipotesi, il danno edilizio ed ambientale che si vuole evitare andrà speditamente avanti, su coste e colline, così come sta accadendo.

Fatto ancora più rilevante: che fine faranno i Piani Quadro in corso di approvazione e i Piani di Lottizzazione pronti a partire o in fase di approvazione? Da “reali” rappresentanti del popolo, siamo molto attenti a questo aspetto pratico perché implica ripercussioni molto sensibili per il “nostro”  territorio, che è stato oggetto per anni, di assalti folli e rapaci da parte di privati e di cooperative edilizie, che lo hanno letteralmente dissestato in spregio ai diritti di vivibilità dei cittadini. Segnatamente: approvata “rapidamente” la delibera, si riusciranno a bloccare i Piani di Lottizzazione in fase di approvazione? A solo titolo esemplificativo, su ciò che resta della collina di San Licandro, sono previsti ben otto piani di lottizzazione – che prevedono la totale cementificazione della collina –  tre dei quali partiti, due in fase di approvazione in Consiglio comunale. Cosa accadrà al diritto di cubatura dei singoli ambiti di lottizzazione previsti? Verrà sospeso e “spostato” nelle aree “A” derubricate o nelle zone “ZIS” e “ZIR”, ovvero ci si deve attendere una pioggia di ricorsi e di cause giurisdizionali da parte dei singoli lottizzatori per ostacolare lo spostamento?

Si ritiene della massima importanza non tanto la previsione per il futuro, che può essere  corretta e condivisibile, ma la obbligatoria regolamentazione dei casi di edificazione e di lottizzazione attualmente pendenti, in corso di approvazione o pronti ad esserlo: cosa succederà a ognuno di questi? Verranno bloccati e rivisti alla luce della proposta di Corvaja, o essa avrà vigenza successivamente e, pertanto, le previsioni edificatorie attuali andranno nel frattempo avanti serenamente?  Rispondere a questi interrogativi è essenziale per comprendere la reale portata di questa delibera proposta. Il carattere più o meno “rivoluzionario” e , infatti, non si decreta per ciò che essa prevede per il futuro, ma per come regolerà i casi in fase di esecuzione. E’ chiaro che, a dare un’occhiata alla lista di piani di lottizzazione in corso di approvazione al Consiglio comunale, resterebbe ben poco – tra colline e fasce pregiate del territorio – da tutelare.  Far partire la delibera Corvaja ad approvazione dei piani edificatori già acquisita, costituirebbe, piuttosto che una rivoluzione, una sconfitta cocente per la politica di questa città. Altro che battaglia morale!

Pertanto, se l’Amministrazione Comunale con tale provvedimento vuol concretamente porre uno scudo sulle colline e limitare il mirino espansionistico sul centro storico, dia il primo segnale “stoppando” le delibere inerenti Piani di Lottizzazione, Progetti di Variante a P.d.L e  Progetti di P.d.L convenzionati di varie località,  inseriti all’O.d.G del Consiglio comunale, ritirando senza indugio tali proposte già da domani. Facta non verba!”

 

 

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