CROCETTA E TRIBAL MACHINE: QUANDO LE “COVER” NON BASTANO A SCALDARE LA PIAZZA

 

Non si può certo dire che c’era il pubblico delle grandi occasioni ieri a Messina per ascoltare il comizio del candidato UDC/PD alla Presidenza della Regione Sicilia Rosario Crocetta. E a occhio (non ho consultato i numeri ufficiali) ancora meno quelli che poi hanno ballato sulle note dei Tribal Machine, storica band messinese.

Il comizio/concerto era stato annunciato da tutte le emittenti cittadine ma questo non è bastato a portare la gente a piazza Duomo. E dire che i locali della zona erano comunque pieni. Cosa quindi non è scattato?  Lo scarso appeal del candidato? Oppure la scelta della band che dal 1997 suona (molto bene) solo cover?

È vero che – come  scrivono i Tribal Machine sul loro sito – “anche se cover […] tutti i brani hanno qualcosa di nuovo”, però forse non basta, forse serve uno sforzo in più.

Forse non basta riarrangiare delle canzoni, suonare una linea di basso leggermente diversa o aggiungere una seconda voce ad un brano affinché la gente (e cito ancora il sito del gruppo) “abbia l’impressione che sia tutto nuovo”. Sia chiaro, non sto giudicando la decisione dei Tribal Machine di suonare solo cover e posso dire che ieri sono comunque riusciti a coinvolgere le (poche) persone presenti in piazza. È che penso al momento storico che stiamo vivendo e di quanto una novità possa farci bene. E non solo in ambito artistico. (FABIO BRUNO)

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