TVE: PARTE LA STAGIONE DI PROSA “PARADOSSO SULL’AUTORE”, “CRISI ECONOMICA MA NON CRISI DI IDEE”

 

“Crisi economica e non crisi di idee” è stato il motto che ha guidato la presentazione del cartellone della stagione di prosa della sala Laudamo “Paradosso sull’autore” a cura di Dario Tomasello, tenutasi oggi presso la sala conferenze del Teatro Vittorio Emanuele.

«Nonostante le acque agitate, abbiamo il coraggio di continuare una tradizione che non deve essere messa da parte. Questo coraggio ha fatto da sponda a tanta qualità che di certo non manca in questo cartellone». Con queste affermazioni Gustavo Ricevuto, componente del Cda, ha mostrato come la penuria e le polemiche che circondano lo storico teatro non vadano di pari passo con una proposta di spettacoli capace di difendere il teatro d’avanguardia contemporaneo, dal momento che la priorità deve essere la cultura.

Riguardo soprattutto la drammatica situazione economica, il sovrintendente Magaudda ha voluto sottolineare come certamente il momento sia particolare, ma che non manchino assolutamente i progetti e le idee. «Dal punto di vista degli abbonamenti- continua Magaudda – abbiamo avuto 1549 abbonati rispetto ai 1996 dell’anno precedente, ciò significa una diminuzione del 22,5%, dato miracoloso visti i tempi. I progetti non mancano, quelli a mancare, purtroppo, sono i soldi. Si rischia per quest’anno un’ulteriore riduzione dei fondi del 30% oltre il 50% che già l’Ente ha subito, cosa che piegherebbe ulteriormente questa importante realtà culturale. Certamente la stagione di prosa che oggi presentiamo è monca, poiché dobbiamo a tutti i costi riesumare soprattutto il teatro ragazzi, impegno di cui tutto il Cda deve farsi carico».

Maurizio Marchetti, direttore artistico di prosa, ha evidenziato come questo cartellone sia più vicino e attento alle richieste del pubblico anche sotto l’aspetto economico: l’abbonamento infatti costerà 60,00 euro a prezzo intero, 36 ridotto, ed ogni biglietto sarà 10,00 euro intero e 6 ridotto (le riduzioni sono entro il 26° anno di età e oltre il 65°). Anche se è stato difficile stilare una tale stagione, che inizierà a Febbraio e si concluderà a Maggio, il livello qualitativo è rimasto ottimo, capace di conciliare raffinatezza e attrazione commerciale. «Questo progetto è stato realizzato – ha dichiarato Marchetti – grazie anche agli artisti e alle compagnie che hanno accettato di abbassare i loro cachet, venendoci incontro e avendo l’opportunità di esibirsi anche su questo palcoscenico».

Grazie all’alchimia tra Marchetti e Dario Tomasello è stato creato un cartellone di dodici spettacoli, la cui linea guida è quella della denuncia civile giocata con linee oniriche. La stagione si aprirà l’8 Febbraio con Agostino tutti contro tutti di Rolando Ravella, che presenta con umorismo una storia realmente accaduta, impreziosita dalla musica di Alessandro Mannarino.

Seguiranno spettacoli con grandi nomi come All’ombra della collina (15/17 Febbraio), primo testo di Vincenzo Pirrotta; La guerra di Giovanni Marangoni (22/24 Febbraio), monologo con Mirella Matronardi e musiche di Mario Incudine, attualmente in tournée con Franco Battiato; La donna perfetta (1/3 Marzo) di Vincenzo Tripodo con Mariella Lo Sardo; Piscistoccu a ghiotta (5/7 Marzo), versione siciliana di Sugo finto con Antonio Alveario e Sergio Friscia per la regia di Ninni Bruschetta; La fondazione (15/17 Marzo) di Raffaello Baldini e Ivano Marescotti; Totò e Vicè (5/7 Aprile) con Enzo Vetrano e Stefano Randisi; Io provo a volare (19/21 Aprile), omaggio a Domenico Modugno, di e con Gianfranco Berardi; Banche – un ladro in casa (26/28 Aprile) con Bebo Storti, un grande rappresentante del cabaret milanese. La stagione si chiuderà il 3 Maggio con 1952 aDanilo Dolci, drammaturgia di Tino Caspanello.

Ad impreziosire tale cartellone ci saranno anche le favole, una tradizione per il teatro, e l’Opera dei Pupi, composta da quattro recite con parte dei settecento pupi storici appartenenti alla famiglia Gargano.

Fuori abbonamento, invece, Venerdì 25 Gennaio alle ore 19 verrà riproposto l’emozionante spettacolo I miei occhi cambieranno tratto da Certo che mi arrabbio di Celeste Brancato con Federica De Cola per la regia di Giampiero Cicciò. A seguire si terrà un dibattito con il prof. Giuseppe Altavilla (primario di Oncologia Medica Policlinico Universitario di Messina), la prof.ssa Marianna Gensabella (professore di filosofia morale presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderno di Messina, dove insegna Bioetica), Giusi Venuti (ricercatrice in Filosofia Morale e Bioetica all’Università di Messina); modererà l’incontro il dott. Giuseppe Ruggeri (Giornalista medico).(CLARISSA COMUNALE)

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