DE LUCA VS BUZZANCA: “INUTILE CHE RIVENDICHI A TITOLO ESCLUSIVO LA RAPPRESENTANZA DELLA DESTRA”

 

Alberto De Luca, ultimo dirigente nazionale messinese di Azione Giovani, movimento giovanile di Alleanza Nazionale, interviene con una nota in riferimento all’appello lanciato nei giorni scorsi dall’on. Buzzanca ai vertici del Pdl, volto ad ottenere una candidatura in posizione “utile” per le prossime elezioni politiche.

“È inopportuno che l’on. Buzzanca rivendichi a titolo esclusivo la rappresentanza della destra nella provincia di Messina da parte del suo gruppo – scrive il giovane ex dirigente, attualmente impegnato con Patto Generazionale –  anche se negli ultimi anni gran parte delle decisioni locali che hanno riguardato Alleanza Nazionale prima e il Pdl poi, sono state assunte a Barcellona Pozzo di Gotto, comportando inevitabilmente onori ed oneri. L’ultimo degli “oneri” è stato sicuramente la candidatura a Sindaco di Messina, che proprio Buzzanca volle fortemente presentare anche dopo la sua elezione all’Ars, e dopo anni trascorsi sull’altalena tra Messina e Palermo all’insegna della strenua difesa del doppio incarico nelle aule giudiziarie, l’on. Buzzanca decide di abbandonare la sindacatura, consegnando una città sull’orlo del fallimento, nelle mani di un commissario, continuando però a mantenere gli altri due incarichi: quello di deputato regionale e quello di coordinatore provinciale del Pdl.

Le ultime regionali dello scorso ottobre – ricorda De Luca –  hanno però confermato la clamorosa bocciatura di questo “modus operandi” e gli elettori, stanchi di queste logiche di potere fondate su velleità ed interessi personali, non hanno più assecondato la volontà di Buzzanca, infliggendo una sonora sconfitta alla sua candidatura ed in generale al Pdl da lui coordinato, facendo registrare una evidente emorragia di voti che è stata arginata solo grazie al repentino ingresso in lista e al sorprendente risultato di altre, più giovani, candidature.

Ricordo  – conclude – tanti congressi provinciali di Alleanza Nazionale in cui Buzzanca rivendicava di costituire e rappresentare una classe dirigente giovane, ma oggi che ho trent’anni, sono profondamente animato dalla convinzione che la mia generazione abbia il diritto di credere che tocchi finalmente a noi tenere viva quella fiamma ardente che in questi anni è stata ridotta ad un lumicino da questa classe dirigente che ha avuto tra i suoi protagonisti anche Briguglio, e la loro esclusione dalla corsa al seggio per le imminenti elezioni politiche è il naturale corollario e la logica conclusione di una condotta politica ben lontana dai valori che avrebbe dovuto interpretare”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it