PRIMARIE: LA NOSTRA CITTA’ E L’EMERGENZA TIR FUORI DAL TAVOLO, VISICARO “SUDDITANZA AI CAPI”

 

L’emergenza tir, il secondo approdo, ed ancora diverse battaglie laicamente condotte dal Comitato la Nostra Città,  non interessano la grande area del centro-sinistra, che ha lasciato fuori dal tavolo delle primarie la lista civica del comitato, una lista di “scopo” con l’obiettivo di portare nell’agenda politica i temi che hanno caratterizzato gli ultimi anni di impegno politico e sociale, e che per gli aderenti al movimento sono la priorità per lo sviluppo della città. 

I partiti della cosidetta coalizione di centrosinistra, in vista delle prossime elezioni amministrative, hanno infatti  indetto le primarie per il 7 aprile, anche se ancora si attendono i particolari in merito a regolamento e nomi in corsa. Per quella data si dovrebbe anche conoscere il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra che ha invece escluso le primarie.

“Una coalizione “VASTA” che dall’Udc di D’Alia arriva al partito di Vendola passando per Francantonio Genovese.  Con questo primo atto autoreferenziale ed elitario – commenta saro Visicaro, leader de La Nostra Città – la coalizione di centrosinistra dimostra, ancora una volta, di soggiacere ai conosciuti schemi e alle note pratiche di sudditanza ai capi.

OVVIAMENTE LA LISTA CIVICA LA NOSTRA CITTA’ non è stata CONTATTATA da nessuno dei coalizzati. Ed anche in questo caso il silenzio vale più di mille parole. Non è un danno grave. Loro ci conoscono e, quindi, non si ritengono ( giustamente) adeguati per un soggetto politico come il nostro.

Per il Comitato La Nostra Città, che esprime la Lista Civica, l’essere subalterni in politica rappresenterebbe già una sconfitta. Entrare in competizione per delle primarie gestite dal PD messinese e dall’UDC di D’Alia non rappresenta una grande opzione. La Lista sceglierà come comportarsi, come e con chi schierarsi, come ribadire programmi e concetti ineludibili e non negoziabili. Dalla questione del transito dei Tir in città e degli approdi. Alla trasparenza degli atti amministrativi e dei Bilanci in particolare. Dall’adeguamento dello Statuto comunale alle forme di democrazia diretta e partecipata. La nuova battaglia è appena iniziata”. 

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