MESSINA VERSO IL C-DAY: DAL RENDE AL COSENZA, DOPO 15 ANNI SEMPRE LA SILA NEL DESTINO

 

Ci siamo, l’attesa sta per finire. Fra poco il signor Bichisecchi di Livorno fischierà il calcio d’inizio di Messina-Cosenza, la partitissima di questo campionato di serie D, non solo perché vedrà opposte le due compagini più forti del torneo ma, soprattutto, perché potrebbe sancire -in caso di vittoria- l’agognato ritorno tra i professionisti di una città che per cinque lunghi anni ha dovuto annaspare nel purgatorio dei dilettanti. Corsi e ricorsi storici, perché si replicherebbe il copione degli anni ’90: anche in quel caso passò un lustro prima del gol di Ciccio Pannitteri, sotto la Nord del Celeste contro il Rende, che riportò quel Messina targato Aliotta-Ruisi nell’allora serie C2, a spese del Milazzo dei miracoli che poteva vantare Pasquale Marino in panchina e…Giorgio Corona al centro dell’attacco. Rende allora, Cosenza oggi: la Sila nel destino, a suggello di una stagione che potrebbe segnare una nuova rinascita. Almeno é quel che si augurano gli sportivi messinesi, considerato che a quella promozione ne seguirono altre tre nell’arco di sei anni, con l’apoteosi del 5 giugno del 2004 che regalò dopo 40 anni ai nostri colori la Serie A, ben presto rivelatasi effimera a causa di un pane dirigenziale offerto a chi denti manageriali non aveva. Ma evitiamo i voli pindarici e godiamoci il momento, ringraziando la famiglia Lo Monaco, principale artefice di una cavalcata che, domani, potrebbe rivelarsi ufficialmente trionfale e far scattare i caroselli.

Venendo adesso alle ultime sulle formazioni, mister Catalano avrà soltanto problemi di abbondanza dato che tutti gli effettivi, compressi Ignoffo e Parachì, dovrebbero essere a disposizione mentre i calabresi saranno privi, oltre che del supporto dei loro tifosi cui la trasferta è stata inibita, dello squalificato Manolo Mosciaro, indiscusso re dei bomber del girone I dall’alto dei suoi 24 gol. Non resta che incrociare le dita, sperando di festeggiare subito ma ricordando altresì che, anche qualora il conforto della matematica non dovesse arrivare già domani pomeriggio, il margine di vantaggio sugli uomini di Gagliardi -attualmente ammontante a 5 punti- dovrebbe in ogni caso costituire una garanzia. Nelle due gare rimanenti ci sarebbero, infatti, tempi e modi per chiudere la pratica Lega Pro.

Proseguendo adesso la consueta panoramica del sabato, scusandoci con le altre compagini cittadine e provinciali per l’esiguo spazio riservato loro in questa occasione, chiudiamo l’ampia parentesi calcistica ricordando l’appuntamento del Città di Messina, che cercherà a Paternò altri tre punti fondamentali per consolidare il terzo posto alle spalle delle due battistrada. In Legadue di basket, la capolista Sigma Barcellona ospiterà al “PalAlberti” la blasonata Biancoblù Bologna mentre riposerà l’altro roster tirrenico, l’Upea Capo d’Orlando di coach Pozzecco.

Per quanto riguarda il volley, la Pallavolo Messina -sfumato il sogno playoff- è attesa dall’ultima trasferta stagionale a Gaeta mentre, concludendo con la palla ovale, l’Amatori Messina, dopo la sconfitta contro Colleferro, viaggerà nuovamente alla volta della capitale per fronteggiare questa volta il Cus Roma rugby.(JODY COLLETTI)

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