SERIE D, PROMOZIONE RINVIATA: MESSINA COSENZA 0-0. MA E’ GRANDE FESTA AL SAN FILIPPO

Ci siamo quasi. Non è fatta, ma l’Acr Messina ha archiviato la promozione in Lega Pro, pareggiando con il Cosenza al San Filippo davanti a 10mila spettatori (la curva stracolma ricordava i tempi della Serie A). A due partite dal termine il vantaggio del Messina rimane di 5 punti e già domenica prossima i biancoscudati potrebbero chiudere il discorso Vincendo a Ragusa, o con qualsiasi risultato se nel frattempo il Cosenza non vince contro il Savoia.
Il Messina nettamente superiore per tutti i 90 minuti, con un Cosenza che inspiegabilmente sembra accontentarsi senza provare a far nulla per vincere. Gli uomini di Catalano recriminano per un gol nettamente regolare annullato a Giorgio Corona dopo 30 minuti per fuorigioco inesistente (sbandierato tra l’altro con netto ritardo). Giornata non felice per gli assistenti dell’arbitro: infatti nel secondo tempo l’altro assistente dell’arbitro sbandiera, senza essere fortunatamente assecondato dall’arbitro, un fuorigioco su rimessa laterale (il regolamente non prevede il fuorigioco su passaggio da rimessa laterale).

Il Messina va vicinissimo al gol nel secondo tempo: tiro di Ferreira deviato sul palo con Guerriera che manca incredibilmente la deviazione vincente da due passi. Solo un intervento in tutta la partita per il portierone Ettore Lagomarsini, con la difesa del Messina perfetta grazie ai centrali Cucinotta ed Ignoffo.

Al fischio finale, anche se non c’è ancora la matematica promozione, scoppia la festa al San Filippo. I calciatori si abbracciano, saltano ed esultano, mentre i tifosi improvvisano una pacifica invasione di campo, “denundando” i propri idoli, alla caccia di una maglietta, di un pantaloncino o dei guanti (come quelli sottratti a Lagomarsini. Al San Filippo è stata festa grande e lo sarà ancor di più nell’ultima giornata di campionato, il 5 maggio, quando il Messina ospiterà la Nissa. Ormai il recupero del Cosenza sembra improbabile, la Lega Pro è meritatamente ad un passo. Che sia ufficializzata a Ragusa o in casa contro la Nissa, poco importa.

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