LE “CRITICHE COSTRUTTIVE” DELLA FARFALLA, CHE VOLA INCONTRO A CALABRO’: GRIOLI “CON NOI IL CENTRO-SINISTRA POTRA’ CAMBIARE”

 

Il loro non è un “appoggio cieco”: lo sottolinea Giuseppe Grioli, l’ex segretario cittadino del Pd, che incassato l’esito delle Primarie, ha presentato la lista “La Farfalla” spiegando l’entusiasmo di accompagnare Felice Calabrò  nella sua corsa verso Palazzo Zanca.

“Non è un appoggio cieco ma motivato e condizionato dalla vera voglia di cambiamento nel metodo e nella politica – spiega Grioli, orgoglioso di una lista che vuole rappresentare quel cambiamento ritenuto indispensabile nel centro-sinistra.

“Un movimento deve essere critico se vuole vincere: noi siamo critici ma propositivi – continua Grioli, fianco a fianco a Calabrò – Noi vogliamo vincere le elezioni e vogliamo un centro sinistra che sia in grado di interpretare il bisogno di cambiamento di questa città. Ci sono delle zone d’ombra e noi rappresentiamo in questo momento, mi permetto di dire, quel centro sinistra bello, che vuole cambiare. La nostra lista ha quaranta persone, quaranta uomini e donne provenienti  da esperienze culturali, politiche e sociali diverse: la studentessa di 18 anni, il professionista, il medico veterinario, il ricercatore del CNR, lavoratori e persone impegnate per cambiare questa città. Lo dico con presunzione: questa è la vera lista del centro-sinistra, siamo convinti che attraverso noi il centro-sinistra potrà cambiare”.

“Noi siamo convinti che anche le forti tensioni che ci sono state in queste settimane e che ci saranno, perché sulla politica non rinunceremo a dire la nostra, – conclude Grioli – daranno una forza propulsiva al nostro candidato e al centro-sinistra”.

“Il poter dare un contributo con la partecipazione e con nuove idee alla coalizione che è molto larga ed aperta, vogliamo accrescere le risorse e la potenzialità progettuale del centro-sinistra. – aggiunge Ciccio Timbro, uno dei candidati al Comune della generazione under 40, e conosciuto per il lavoro svolto come direttore artistico del Centro Multiculturale Officina: “Nella nostra lista abbiamo messo dei “paletti”:  non ci sono uscenti di partito, eletti dei consigli comunali o di quartiere, maggiorenti di partito, tantomeno persone con situazioni giudiziarie ambigue, che volevamo dare un segnale alla città attraverso 40 candidati che operano nella città, compresi lavoratori impegnati nel difendere il loro diritti, come gli ex servirail ”

 

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