GAROFALO: IL PRINCIPE…AZZURRO, VUOL SVEGLIARE LA BELLA ADDORMENTATA

Ecco che lo sport inizia a diventare argomento cardine della campagna elettorale in corso. 
Complici anche le vittorie di messinesi che, negli anni, hanno portato in auge il nostro stendardo (senza aver però riconosciuti particolari onori locali), di impianti e di importanza educativa dell’attività fisica in tutte le sue forme si fa un gran parlare.  Chi -tra gli altri- ha scelto di porre l’accento sulla tematica, è stato il deputato pidiellino Vincenzo Garofalo. L’onorevole candidato sindaco, ha presentato stamane, presso la sede operativa della sua campagna, in Corso Cavour, alcune delle proposte principali che, insieme al suo entourage, ha elaborato per far fronte ad una serie di esigenze, quelle sportive, che nella nostra Messina, sono state tenute da parte per decenni, mortificando l’indole e il talento di quanti giovani non hanno potuto sviluppare, a casa propria, potenzialità a causa di carenze che il territorio locale ha mostrate, sino ad oggi. L’aspirante sindaco di centro-destra non è un nostalgico nell’accezione anacronistica del termine ma, già altre volte, dall’apertura della campagna, ha espresso il desiderio di un ritorno a una bella epoque messinese, storicamente individuata in quella fascia 50-60s di cui sono rimasti solo ricordi, scatti in bianco e nero, saltuariamente esposti in qualche salone pubblico.
 
Tra i fasti di quegli anni c’era lo spettacolo, i patinati red carpets con ospiti internazionali, ma anche le compagnie di rivista e gli eventi del ferragosto messinese; c’erano le stars del cinema ma anche quelle dello sport, per l’appunto. Erano gli anni in cui lungo il circuito dei Laghi si disputava la “10 ore notturna” e sui loro specchi d’acqua le gare di canottaggio; quelli delle associazioni come la Motonautica e Velica peloritana; gli anni della prima storica promozione della squadra di calcio locale in massima serie.
 
Nella prefazione della raccolta di immagini del foto reporter Vizzini, che per decenni ha raccontato con i suoi scatti la storia della nostra città compresi quelli della “Dolce vita” messinese, si legge di Messina che ella è “una bella addormentata difficile da risvegliare”.
 
E’ evidente che l’on. Garofalo si propone come principe azzurro dalle cui labbra giungerà il bacio atto a svegliare la principessa dormiente, a causa di un catastrofico incantesimo. “Messina deve sfruttare appieno tutte le risorse: tutte quelle che possiede”, dichiara l’aspirante sindaco. “Dobbiamo avere la consapevolezza di ci・che costituisce il nostro patrimonio sportivo”, sostiene. Tradotto in soldoni, ciò significa da una parte avere consapevolezza di quali siano effettivamente i beni immobili intestati al Comune, ergo realizzare un vero e proprio censimento e, in secundis, creare una partnership, una sorta di rete con Coni e UniMe per impiegare gli impianti esistenti nel modo più utile per lo sviluppo della città e rendere a norma (grazie anche a finanziamenti europei) quelli che non lo sono. Non manca un riferimento alla Polisportiva Messina: “come si chiama? Il fatto stesso che non ne ricordiamo subito il nome non è un caso”, ammette critico. “Il Comune deve essere non un gestore ma un erogatore di servizi, anche sportivi. Perché sport vuol dire educazione, salute, vuol dire individuazione di talenti ed è nostro obbligo sostenere potenzialità che domani diverranno carriere”. Carriere vere e proprie come quelle di tanti che, nati nella nostra città sono qui cresciuti umanamente e professionalmente e o quelle di chi ha dovuto scegliere di allontanarsi dallo Stretto per seguire il proprio percorso.
 
Testimonials della messinesità sportiva sarebbero gli atleti affermati ai quali richiedere un ritorno in Patria provvisorio per sostenere le proposte in questa direzione.
 
Che lo sport costituisca uno degli argomenti principe della campagna garofaliana lo dimostra anche la presenza di sportivi nelle liste in sostegno del candidato sindaco. Uno tra questi è Gabriele Martelli,  medaglia di bronzo al Valore Militare sportivo nel 97′ e, da allora, insignito di numerosi riconoscimenti, che ha già avviato un progetto dal nome “Io corro per Messina”. 
“Ci incontriamo la domenica davanti la cittadella fieristica. Al programma partecipano persone che amano il jogging. L’obiettivo è ovviamente la preparazione atletica ma puntiamo prima di tutto all’educazione, alla promozione dei valori di amicizia, partecipazione  e la conoscenza di nuove persone”. Questi e molti altri gli impegni portati avanti dal candidato al consiglio comunale in corsa nella lista SiAmo Messina.”E’ inutile nascondersi dietro un dito, chi vuol fare fa: i progetti a costo zero si possono realizzare” questo il motto di Martelli.
 
Un accento particolare, il deputato Pdl, lo pone sulle difficoltà dei diversamente abili, non sempre messi nelle condizioni di usufruire di strutture e mezzi per esprimere le proprie capacità “ nello sport che si esprime una particolare talentuosità nonostante la disabilità.
 
Tenteremo di realizzare i giochi dello Stretto come nuovo momento di rilancio della città e in questo il Coni sarà fondamentale”, dichiara il deputato Pdl, seduto a fianco del Presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il deputato regionale on. Nino German e uno degli assessori gi designato (nonchè uscente) il prof. Dario Caroniti. “Bisogna fare squadra e se diventerò sindaco chiederò proprio a voi”, con riferimento proprio al Comitato Olimpico Nazionale Italiano “ di realizzare una pianificazione di eventi che coprano 364 giorni su 365. Non è impossibile”.
 Enorme la fiducia nel potenziale della citt・e degli addetti ai lavori interessati a questo ambito. “Lo sport non va considerato qualcosa di residuale. Pensate a quanti posti di lavoro potrebbero realizzarsi da questa industria incredibile: quanti posti letto serviranno, quanti pasti andranno serviti, quanti eventi. La nostra città è uno scenario fantastico e, sistemandola, potremo farla diventare straordinaria”. I proclami dell’ex dirigente IACP e dell’Autorità Portuale si stanno caratterizzando specialmente per il leitmotif della normalità dalla quale ripartire per poi sognare, sognare una cittàstraordinaria.
 
“Sogni” è un’altra parola che spessissimo sentiamo pronunciata dal candidato Garofalo “alcuni resteranno sogni ma altri sono assolutamente realizzabili” sostiene e, sulla base di questo credo, l’uomo jolly del centro-destra messinese sta fondando la sua campagna che, presumibilmente, continuerà fino all’inizio della stagione estiva, salvo eccezioni in controtendenza rispetto al passato delle grandi coalizioni, che potrebbe dargli uno stop dopo il primo turno. 
 
Se l’elettorato vorrò premiare il cursus honorum del (principe…emmm), onorevole azzurro e accordargli fiducia, speriamo almeno che riuscir・a baciare la bella addormentata e restituirle quella meravigliosità che oggi èsolo un sogno. (ELEONORA URZI’)
 
 

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