PIANO DI VIABILITÀ ESTIVO: CAMBIO DI ROTTA TRA L’IMPEGNO DI ALCUNI E LE CRITICHE DI ALTRI

Alla fine del mese scorso il sindaco Accorinti e l’assessore Cacciola avevano presentato un piano viabilità utile ad arginare i problemi tipici delle serate in litoranea: sosta selvaggia, guida in stato di ebbrezza e file infinite in prossimità dei lidi e locali notturni. Si è proposta in quell’occasione l’istituzione di una linea bus le cui partenze fossero previste ogni cinque minuti da e per la zona della movida, nonché un dispiegamento di forze della polizia municipale, impiegate per multare senza pietà i meleducati trasgressori.

 

A distanza di qualche manciata di giorni le somme sono già state tirate: com’è evidente Roma non è stata fatta in un giorno e cambiare le abitudini dei messinesi non è cosa da poco. Del bus non hanno fruito in molti e gli agenti del corpo, notoriamente sotto organico, non coprono quel massiccio servizio che era stato richiesto dall’amministrazione.

 

Allora la giunta che fa?

Quello che è ovvio fare in una situazione del genere: cambia rotta.

 

Variazioni al piano di viabilità estivo sono state presentate dall’assessore Gaetano Cacciola in occasione di un briefing al quale hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori Patrizia Panarello (delega al commercio) e Filippo Cucinotta (alle politiche giovanili), i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti, Federbalneari e alcuni tra proprietari e gestori dei più frequentati locali notturni.

La mission è -come si legge nel comunicato diramato- “incentivare l’uso del bus notturno e limitare i problemi causati dalla viabilità e dai parcheggi”. Ma in che modo?

Nuovo bus, nuovo percorso: il 79 sarà il mezzo a disposizione dei “viveurs” e seguirà la via Circuito e non più il rettilineo di Granatari, ma la novità realmente interessante per i consumatori è la possibilità di veder decurtato il costo del ticket per il trasporto da quello della consumazione, -o il pagamento di un biglietto ridotto, come nel caso della Multisala Iris-, previa esibizione del biglietto timbrato alla cassa del locale. Non si tralascia la comunicazione, giacchè è evidente come una campagna pubblicitaria mirata sia sempre positiva se ben pianificata. Lo slogan scelto per  l’occasione è “No Bus, No Party” mutuato dal noto spot Martini, di qualche anno fa. Locandine e banner saranno esposti nei locali che aderiscono all’iniziativa e sui mezzi ATM attivi nelle ore diurne, in città.

 

Impossibile invece metter mano ad un eventuale implementamento del servizio reso dagli agenti della municipale: si dovrà pertanto far leva sul buonsenso e sull’educazione dei cittadini (?).

 

Il cambio di rotta della giunta in merito alla questione appare oltremodo opportuno, tipico della mentalità aziendale che è quantomeno ovvio sia propria di chi amministra la cosa -sia essa privata o- pubblica. E’ verosimile che i frutti di questa strategia non saranno evidenti però, giacchè appaiono più appropriati in un’ottica di pianificazione per il medio e lungo periodo, tempi che, neanche a dirlo, non ci sono affatto, essendo pressocchè conclusasi la stagione estiva.

Ciò che però auspichiamo è che il piano, sperimentalmente attuato nelle settimane di luglio e agosto, potrà essere perfezionato e adeguato alle esigenze della cittadinanza, in vista della prossima estate. L’impegno più decisivo probabilmente dovrà venire proprio dai gestori di lidi e locali, ai quali si dovrebbe chiedere di adeguare il rimborso del biglietto ATM in maniera più generosa, che decurtandone semplicemente quei 1,20 euro dal costo totale della consumazione. Non si pensi che lo sforzo richiesto ai privati sarebbe poi così esagerato: in fondo, nella media, per produrre un cocktail la spesa viva si aggira intorno a 1,60 euro -questi sono poi rivenduti al pubblico ad un prezzo che va dai 5,00 euro in su. Lungi da chi scrive urlare alla speculazione, giacchè è ovvio che le spese di un esercizio simile non si limitano agli ingredienti per il Mojito-.

D’altro canto, sono già in molti ad aver sottolineato l’inconsistenza di queste manovre alternative partorite dall’amministrazione, proprio nei giorni in cui la dichiarazione dell’assessore Ialacqua rimasto a corto di volontari per la pulizia delle spiagge, rimbalza dai giornali agli wall.

Non ha in fondo molto senso incolpare i neoamministratori della maleducazione che accomuna i cittadini che insozzano le spiagge, della mancanza di abitudine all’uso dei mezzi pubblici, dell’inciviltà con cui gestiamo i nostri spostamenti automobilistici. E’ però legittimo ritenere inadeguate le proposte fin qui avanzate e i piani varati, specie perchè in molti -al di fuori del circuito accorintiano- hanno di certo più causa cognita degli stessi assessori interessati per metter bocca su questa e altre questioni, ma proprio a coloro i quali possiedono questo knowhow, il buon senso dovrebbe suggerire di prestare collaborazione a chi firma le delibere e non di pubblicare sterili affondi su facebook e twitter. Se si chiama BENE COMUNE (tormentone onnipresente sulle bocche di tutti i candidati alle scorse amministrative) il motivo è semplice, no?

In merito alla viabilità estiva e le pratiche per adeguarla alle richieste della città, siamo certi che questo laboratorio 2013 sarà utile per la prossima annata, indipendentemente da chi sarà allora il primo cittadino… (ELEONORA URZI’).

 

 

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