CLIMA TESO NELLA VI CIRCOSCRIZIONE, UNANIMITA’ SOLO SU ATM: “LIQUIDIAMO”

Clima teso questa mattina nel Salone delle bandiere di Palazzo Zanca dove, in ritardo sulla tabella di marcia, si è riunito il Consiglio della VI Circoscrizione per discutere delle problematiche relative al trasporto pubblico nel comprensorio circoscrizionale. Proposta la liquidazione di Atm e l’apertura ai privati.

Accesi gli animi dei presenti i che all’unisono lamentano l’assenza dalla riunione del Sindaco, dell’Assessore alla viabilità Gaetano Cacciola e di gran parte dei consiglieri. Neanche i vertici dell’azienda Atm si sono presentati. Pochi i partecipanti, ma rappresentativi di tutte le circoscrizioni.

Alla presenza del presidente della VI Circoscrizione, Orazio Lagana’, e del presidente del Consiglio, Emilia Barrile, si esprimono gli astanti, indignati a più livelli. Secondo i consiglieri, l’onta subita consisterebbe nella poca considerazione nei confronti delle rappresentanze circoscrizionali da parte della giunta Accorinti e dell’azienda trasporti. “Non c’e rispetto delle rappresentanze dei nostri quartieri” rimprovera Biancuzzo. “Non troviamo risposte- incalza Russo– ci venga detto se dobbiamo continuare ad esistere”. E poi l’esplosione del Consigliere Nava: “tutti a casa dobbiamo andare, perché questo non è un comune, non ci sono tecnici che sanno gestire, ci dobbiamo solo vergognare”.

Su Atm, invece, lamentele ovvie piovono da tutte le parti. Tutti concordi sul fatto che la città sia povera di servizi, nonostante i cittadini paghino regolarmente le tasse. L’assenza di mezzi pubblici è la causa di problemi fin troppo familiari come la difficoltà per i ragazzi nel raggiungere le scuole o la difficoltà di spostamento soprattutto per gli abitanti della periferia, ad oggi meno servita. E poi c’e la questione turistica. Niente mezzi uguale niente possibilità per i turisti di spostarsi in città, con il risultato che probabilmente sarà sempre molto più comodo arrivare Taormina con qualche pullman di linea.

Il problema esiste, ma di proposte concrete che diano una scossa risolutiva neanche l’ombra. Uniche soluzioni papabili? “Mettiamo in liquidazione l’azienda e diamo spazio ai privati”. L’invito mosso alla presidente Barrile è quello di portare la proposta in Consiglio.(LA.MA.)

 

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