L’UNIME PREMIATA AD AMSTERDAM CON L’IBC 2013 AWARD

L’Università di Messina in prima fila nel settore delle infrastrutture che riguardano la gestione e l’immagazzinamento dei dati in Internet. E fra qualche giorno – il prossimo 15 settembre – il valore dell’Ateneo peloritano verrà ufficialmente riconosciuto ad Amsterdam, quando il progetto europeo VisionCloud, alla cui realizzazione ha collaborato il gruppo di Ingegneria Informatica, coordinato dal prof. Antonio Puliafito dell’Università di Messina, verrà insignito del prestigioso IBC 2013 Award.

«Negli ultimi 3 anni abbiamo lavorato sodo per sviluppare la nostra idea di infrastruttura cloud per la gestione di big data», ha dichiarato il prof. Puliafito. «L’IBC Award rappresenta un importante riconoscimento al lavoro svolto ed al livello di innovazione introdotto. Collaborare con i numerosi partners di VisionCloud ci ha permesso di far conoscere ed apprezzare a livello europeo le competenze del nostro piccolo gruppo di ricerca».

La realizzazione di VisionCloud rientra nell’ambito del Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico della Commissione Europea. Il progetto, coordinato da IBM Haifa, coinvolge, oltre all’Università di Messina, i seguenti partners: Deutsche Welle e RAI in qualità di media partners, Engineering Ingegneria Informatica (Italy), France Telecom, IBM Haifa Research Lab, Institute of Communication and Computer Systems (Greece), iTricity (Netherlands), SAP, Siemens, SNIA Europe (UK), Swedish Institute of Computer Science, Telefonica Investigacion y Desarrollo (Spain), Telenor (Norway), Umea University (Sweden).

VisionCloud (http://www.visioncloud.eu) immagazzina le informazioni sotto forma di oggetti che contengono sia dati che metadati, permettendo così di creare relazioni tra oggetti diversi e semplificando il recupero delle informazioni. La piattaforma ha introdotto il concetto di Storlet, un codice applicativo in grado di essere eseguito in prossimità dei dati per velocizzare le operazioni di elaborazione senza richiedere alcun intervento da parte dell’utente.

La caratteristica di elasticità dei sistemi Cloud permette di disporre di risorse che si adattano alle esigenze degli utenti e delle loro applicazioni, minimizzando i costi di allestimento e limitando i costi operativi. Dal punto di vista economico, quindi, il Cloud computing abbassa il costo dei servizi grazie alla condivisione delle risorse; tecnicamente rende possibile la fruizione di servizi ICT sofisticati ad entità organizzative prive di competenze informatiche.

Il mercato del Cloud computing sta crescendo in modo sostenuto, per via dei vantaggi che è in grado di offrire sia ai fornitori che ai clienti. Questa premessa ha catalizzato forti attenzioni sul Cloud computing da parte dei grandi nomi del mercato IT mondiale, primi fra tutti Amazon e Google. Entro il 2014 circa 1/3 di tutti i nuovi “business software” si baseranno su cloud.

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