EX OSPEDALE MARGHERITA: VERSO LA DEFINIZIONE DI UN PIANO INTEGRATO DI EFFICIENZA, E UN’IDEA PER EMERGENCY

Eccoci giunti al “Day After” e il “dopo” si riferisce al vis a vis palermitano che ha visto protagonisti il sindaco Accorinti e l’assessore Mantineo, da una parte, e la delegata regionale alla Sanità, ass. Borsellino, dall’altra. Conferenza stampa in Sala Giunta, dunque, per riferire quanto discusso ieri in merito alla questione Ospedale Margherita. Bè in realtà non solo questa struttura è stata oggetto dell’ incontro.

 

Procediamo per gradi: Regione e Asp, secondo quanto riferito dal primo cittadino, si sarebbero impegnati a sedere, entro i prossimi 15 giorni, ad un tavolo di discussione al quale saranno invitati a prendere parte non solo rappresentanti delle istituzioni ma anche addetti ai lavori e quindi quel personale sanitario che con le carenze strutturali, di mezzi e con le liste d’attesa ha amara confidenza. Il casus belli della disputa, come ricorderete, era stata la destinazione di un nuovo apparecchio utile alla risonanza magnetica, che ab origine sembrava destinato alla nostra città e – d’emblée – sotto ferragosto si scopriva attribuito ad altri lidi, se in modo legittimo o meno è ancora da chiarire.

“Nella zona tirrenica c’è una sola apparecchiatura ed è stato posto un problema di equità”, spiega il sindaco.

Dieci, invece, i giorni entro i quali gli altri due attori della vicenda -Asp e Regione- si propongono di redigere un piano utile a stabilire un uso ottimale di quanto già presente in città, ossia una massimizzazione delle risorse “che ad oggi non sono sfruttate in modo completo”, continua il padrone di casa, per far fronte in maniera più soddisfacente alle esigenze dei cittadini/pazienti.

Laddove gli sforzi per rendere sufficiente questa razionalizzazione non dovessero rivelarsi proporzionati al bisogno reale, sarebbe stata proprio la Borsellino -sempre stando al racconto dei fatti riportato dall’amministratore- a garantire il proprio personale impegno per reperire fondi utili all’acquisto di nuovi macchinari destinati alla sanità locale.

“Dal 22 luglio abbiamo portato avanti questa battaglia nell’interesse della città di Messina e alla fine il risultato è parzialmente positivo”, commenta l’assessore Mantineo. “E’ vero che la risonanza magnetica andrà via e il PTA non è stato ancora realizzato, ma per la prima volta si è stabilito che in futuro le questioni sanitarie riguardanti Messina e la sua provincia saranno frutto di incontri e scelte condivise tra Regione siciliana, Comune di Messina e Asp”.

Dare ai cittadini delle risposte è la mission reale e, ad oggi, non ci sono certezze di alcun genere ma molte proposte e un dialogo aperto con Palermo che, secondo Accorinti, oltre a rappresentare un segnale positivo, è anche una novità. Portare una RMN a Barcellona non è ciò che Messina sperava ma i segnali giunti dalla Regione, per quanto spesso quest’ultima abbia dimostrato meno affidabilità di quanta non ne abbia promessa, lasciano ben pensare.

Come sopra detto, si è avuto modo di discutere anche di Via del Vespro e Piemonte, altra realtà ospedaliera della quale tanto si è parlato in questi anni e non sempre in termini rassicuranti. Proprio nella struttura di Viale Europa, si starebbe vagliando la nascita di un centro materno-infantile d’eccellenza.

“All’ass. Borsellino ho chiesto che il Comune possa avere il Margherita in comodato d’uso, intanto, e lì si potrebbero realizzare moltissimi progetti interessanti, dei quali però prima discuteremo insieme nel rispetto e nell’interesse di una impostazione amministrativa democratica. Appronteremo un progetto complessivo, ma bisognerà prima disporre di queste aree. Acquisire gli spazi liberi è importante”, ha continuato Accorinti. “Noi formalizzeremo la nostra richiesta e sarà la giunta (regionale) a dover dire la sua. L’assessore alla sanità in persona ha preso l’impegno”.

Intanto, è previsto nel week end un incontro con il fondatore di Emergency, Gino Strada e chissà che, proprio con il padre dell’associazione umanitaria, il sindaco non discuterà della possibilità di aprire un poliambulatorio ospitato proprio in uno dei corpi dell’ex Ospedale Regina Margherita. Per il momento tutto resta in fase propositiva, ma l’amministratore non risponde negativamente a chi gli chiede se la fattibilità di ciò sia o meno in cantiere.(ELEONORA URZI’)

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