IL PD DELLE LARGHE INTESE: RIDOLFO CANDIDATO UNICO ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE, FORMAZIONE COMPLETA

Tanto rumore per nulla. A conti fatti, le “larghe intese” non concedono novità agli equilibri di potere nel partito democratico messinese che, nel nome di una presunta ritrovata  unione,  hanno presentato un’unica candidatura per la segreteria provinciale, con conseguente elezione “bulgara” (effettivamente unica reminiscenza di un passato comunista in un partito dove “sinistra” è diventato per i più un aggettivo).

Il prossimo segretario del Pd messinese è quindi Basilio Ridolfo, 49 anni il prossimo 15 novembre, già sindaco di Ficarra.

“Accogliendo il pressante invito del segretario regionale e reggente del Pd ad uno sforzo di unità e responsabilità – si legge in un documento firmato da Panarello, Laccoto, Intelisano, La Monica e Beninati –   in considerazione della  difficile situazione politica nazionale, regionale e locale e dei riflessi negativi sul nostro territorio e sul Pd della nostra Provincia, riteniamo necessaria una forte responsabilità da parte di tutti”.

Quindi almeno sappiamo chi si è assunto la responsabilità di accettare una leadership sponsorizzata da Francantonio  Genovese, la cui influenza evidentemente non è affatto indebolita, nonostante gli ultimi accadimenti avessero fatto pensare addirittura ad un suo  passo indietro.

Anzi, questo potrebbe considerarsi un primo clamoroso avvicinamento verso l’area renziana, quella però dell’ultimissima ora, per l’appunto già proiettata su giochi di potere ben lontani dalle battaglie nostrane.

Quel che resta sul tappeto sono i cocci di una generazione di giovani del partito, da Felice Calabrò a Giacomo D’Arrigo, che alla fine sono rimasti fuori dai giochi.

L’ex candidato sindaco dovrebbe essere quello più “arrabbiato”, visto che ha pagato a duro prezzo una lealtà al partito, e quindi al suo leader, che alla prima occasione lo ha messo da parte,  forse perché troppo “presente” sulla scena e troppo spesso rivendicando autonomia, o semplicemente per dimostrare l’assunto che “chi ti crea, può anche distruggerti”.

E cosa dire dei renziani (quelli della “prima ora” per intenderci)?. Quero e Russo, che non hanno firmato il comunicato  con cui si spiegava la scelta unitaria, non condividono nulla ovviamente. Eppure non hanno avuto lo slancio finale di opporre un’altra candidatura, forse accontentandosi di aver vinto la battaglia sulla riduzione del numero dei circoli, che, ricordiamo, saranno 10 per la città di Messina. Chiusi in un momento di riflessione, hanno annunciato per i prossimi giorni alcune iniziative politiche.

Intanto conosciamo meglio il futuro segretario provinciale: a parte essere sindaco di Ficarra, il suo nome era tra quello dei papabili componenti del Consorzio autostrade siciliane. Un incarico che qualcuno ritiene sia “saltato” in Regione, a causa delle intercorse incomprensioni proprio tra Genovese e Crocetta. 

E’ poi importante, per chiudere il cerchio, ricordare la sua esperienza dal 12 ottobre 2011 fino alla fine della scorsa legislatura, quale dirigente presso l’Assessorato Regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, con compiti di supporto (recita il cv) all’attività politica dell’allora Assessore Centorrino.

Diplomato come perito industriale  nel 1984, si è laureato dopo 18 anni in ingegneria (2002), e dopo altri 4 anni ha intrapeso un dottorato di ricerca in tecnica ed economia dei trasporti. (Pal.Ma.)

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