Renzi e Pd dichiarano guerra a italiani onesti: depenalizzati i reati violenti e della casta. La lista della vergogna

Stalking, furto, violenza, lesioni, attentati, evasione, incesto, maltrattamento di animali, istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale, minacce, occultamento di cadavere, omicidio colposo, percosse, violenza, sottrazione di minori, violazione di domicilio. Tutto questo e molto altro, carissimi cittadini onesti, che pagate le tasse, non rubate, non uccidete, magari non desiderate la donna altrui, dallo scorso 3 dicembre non è più un reato penale. Lo ha deciso il grandissimo governo del centrosinistra, del Pd, di Mattero Renzi il salvatore, che ha varato, attuando la legge delega 67/2014, il decreto legislativo che depenalizza i cosiddetti reati minori, ovvero quelli che prevedono, o prevedevano, una pena detentiva non superiore ai 5 anni o una pena pecuniaria.

E’ questo il governo, ora e per sempre con la “g” minuscola, che ama gli italiani, che li protegge dal male e li difende dai malvagi. Un governo che non ha dimenticato di tutelare nemmeno i politici, i dirigenti pubblici, gli imprenditori, cancellando la galera anche per gli ormai ex reati di corruzione, abuso d’ufficio, omissione in atti d’ufficio, appropriazione indebita, arresto illegale, falso, frode, favoreggiamento, malversazione, omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale.

Perfino l’esercizio abusivo della professione è stato depenalizzato. Insomma, fingersi un chirurgo, e squartare un paziente sotto i ferri, o simulare di essere un ingegnere, e tirare su palazzi capaci di crollare su ignare famiglie, non prevederà più la galera. E tutto questo perché tutti i 112 reati che si ricavano dall’interpretazione della normativa sono suscettibili di essere valutati, secondo questi galantuomini che guidano il paese – anche questo con la “p” ora e per sempre minuscola – “di particolare tenuità”.

Basti leggere gli atti del Consiglio dei ministri agli ordini del nominato Renzi, salito a palazzo Chigi in maniera antidemocratica, grazie a colui che alla stessa maniera aveva già forgiato altri due governi e che per via della sua inclinazione a calpestare la democrazia si è meritato dallo stesso premier il titolo di politico dell’anno: Giorgio Napolitano. “Su proposta del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando – si legge (e si riporta testualmente) nell’agenda per la semplificazione del primo dicembre scorso – di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto delegato che recepisce le proposte elaborate dalla commissione ministeriale nominata con D.M. 27 maggio 2014 e presieduta dal prof. Francesco Palazzo con l’obiettivo di rivedere il sistema sanzionatorio e dare attuazione alla legge delega 67/2014 in materia di pene detentive non carcerarie e depenalizzazione”.

“L’istituto, costruito quale causa di non punibilità – si apprende ancora mentre il sangue nelle vene gela progressivamente – consentirà una più rapida definizione, con decreto di archiviazione o con sentenza di assoluzione, dei procedimenti iniziati nei confronti di soggetti che abbiano commesso fatti di penale rilievo caratterizzati da una complessiva tenuità del fatto, evitando l’avvio di giudizi complessi e dispendiosi laddove la sanzione penale non risulti necessaria. Resta ferma la possibilità, per le persone offese, di ottenere serio ed adeguato ristoro nella competente sede civile. L’attuazione della delega consentirà ragionevolmente, nel breve periodo, di deflazionare il carico giudiziario restituendo alla giustizia la possibilità di affrontare con nuove energie indagini e processi complessi, la cui definizione possa essere ritardata o ostacolata dalla pendenza di processi relativi a fatti di particolare tenuità”.

In pratica, secondo questi signori, se il peggiore malavitoso del quartiere mi minacciasse e mi spaccasse anche la faccia, non avrei nessuna speranza che le forze dell’ordine possano intervenire per sbatterlo dentro ma potrei sempre citarlo per danni. Ovviamente, senza dovermi aspettare che, stavolta, oltre alla faccia spacchi tutto il resto. Perché, all’improvviso, un grande senso civico, totalmente inesistente fino a un attimo prima, si impadronirà di lui.

Varare un decreto legislativo di questo stampo non significa solamente salvaguardare la casta, assolvendola da molti dei reati che per esempio stanno venendo a galla con l’indagine su Mafia Capitale. Semmai, ha una valenza ben più alta e radicale. Basti pensare all’abuso d’ufficio. I moralisti del centrosinistra ne hanno sottolineato l’importanza per anni. E per quale motivo? Solo per eliminare giudiziariamente l’unico ostacolo nella corsa al potere, Silvio Berlusconi. Così, una volta raggiunto l’obiettivo, cosa fanno? Lo depenalizzano.

E vogliamo parlare delle vittime della strada? Da più parti la gente chiede di introdurre il reato di omicidio stradale, e questi depenalizzano l’omicidio colposo. Senza trascurare che, d’ora in avanti, la giustizia sarà ancora più inaccessibile per i poveri. Poiché, se l’azione penale non prevede oneri, almeno diretti, per chi ha subìto un torto, quella civile richiede tassativamente di rivolgersi a un legale. A pagamento.

Ma, andando oltre le considerazioni di dettaglio, ne rimane una capace davvero di riassumerle tutte. Di tramutare la rabbia, il disarmo interiore e quello civile, in un lucido e amaro ragionamento: l’Italia è alla fine della corsa. Al barlume di civiltà conseguito nel secondo dopoguerra, lo scorso 3 dicembre è ufficialmente subentrata la barbarie. Per arginare i soprusi, per non farsi sopraffare, depredare, umiliare, bisognorà resistere fisicamente, opponendo violenza alla violenza. E’ il far-west il grande regalo di Natale che il governo Renzi fa agli italiani.

Ma non si illuda l’ex sindaco di Firenze, insieme ai suoi “compagni”. Il male è un cancro che prima o poi si insinua in ogni singola cellula. Arrivando a distruggere tutto e tutti. Anche chi crede di esserne immune.

Questo, per la cronaca, l’elenco dei reati rientranti nella casistica della “non punibilità”. Ergo, dell’impunità. Fa venire voglia di urlare la propria incazzatura. E, una volta per tutte, fa capire che quello in cui viviamo è un regime assolutista. Con la gente per bene alla mercé dei criminali. Ormai ufficialmente appoggiati dalla legge, dalla politica, dalle istituzioni.

– Abbandono di persone minori o incapaci – art.591 c.p. co.1
– Abusivo esercizio di una professione – art348
– Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina – art.571 c.p.
– Abuso d’ufficio – art.323 c.p.
– Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico – art.615 ter
– Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio – art.508 c.p.
– Adulterazione o contraffazione di cose in danno della pubblica salute – art.441 c.p.
– Appropriazione indebita – art.646 c.p.
– Arresto illegale – art.606 c.p.
– Assistenza agli associati (anche mafiosi) – art.418 co.1 c.p.
– Attentato a impianti di pubblica utilità – art.420 c.p.
– Attentati alla sicurezza dei trasporti – art.432 c.p.
– Atti osceni – art.527 c.p.
– Atti persecutori (stalking) – art.612 bis co.1
– Commercio o somministrazione di medicinali guasti – art.443 c.p.
– Commercio di sostanze alimentari nocive – art.444 c.p.
– Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari – art.517 quater
– Corruzione di minorenne – art.609 quinquies co.1 c.p.
– Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi – art.434 co.1 c.p.
– Corruzione – art-318 c.p.
– Danneggiamento – art.635 c.p.
– Danneggiamento a seguito d’incendio – art.423 c.p.
– Danneggiamento seguito da inondazione,frana valanga – art.427 co.1 c.p.
– Danneggiamento di informazioni e programmi informatici – art.635 bis c.p.
– Danneggiamento di sistemi informatici o telematici – art.635 quater c.p.
– Detenzione di materiale pornografico – art.600 quater c.p.
– Deviazione di acque e modifiche dello stato dei luoghi – art.632 c.p.
– Diffamazione – art. 595 c.p.
– Divieto di combattimento tra animali – art.544 quinquies
– Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza – artt.392-393 c.p.
– Evasione – art 385 c.p.
– Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti – art.435 c.p.
– False informazioni al P.M. – art.371 bis
– Falsità materiale del P.U. – art.477 c.p.
– Favoreggiamento personale – art-378 c.p.
– Favoreggiamento reale art.379 c.p.
– Frode informatica – art.640ter co.1-2 c.p.
– Frode in emigrazione art.645 c.p.co.1
– Frode nelle pubbliche forniture – art.356
– Frode processuale – art.374 c.p.
– Frodi contro le industrie nazionali – art.514 c.p.
– Frode nell’esercizio del commercio – art.515 c.p.
– Furto – art.624 c.p.
– Gioco d’azzardo – art.718-719 c.p.
– Impiego dei minori nell’accattonaggio – art.600 octies c.p.
– Incesto – art.564 1 co. C.p.
– Inadempimento di contratti di pubbliche forniture art.355 c.p.
– Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato – art 316 ter
– Ingiuria – art.594 c.p.
– Ingresso abusivo nel fondo altrui – art.637 c.p.
– Insolvenza fraudolenta – art.641 c.p.
– Interferenze illecite nella vita privata – art. 615 bis
– Interruzione di pubblico servizio – art.331 c.p.
– Intralcio alla giustizia – art.377 c.p.
– Introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi – art.474 c.p.- Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui – art.636 c.p.
– Invasione di terreni o edifici – art.633 c.p.
– Istigazione a delinquere – art.414 c.p.
– Istigazione a disobbedire alle leggi – art.415 c.p.
– Lesione personale – art.582 c.p.
– Lesioni personali colpose art.590 c.p.
– Maltrattamento di animali – art.544 ter
– Malversazione a danno dei privati – art.315 c.p.
– Malversazione a danno dello Stato – art.316 bis
– Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice – art.388 c.p.
– Manovre speculative su merci – art.501 bis c.p.
– Millantato credito – art.346 c.p.
– Minaccia – art. 612 c.p.
– Occultamento di cadavere – art.412 c.p.
– Oltraggio a P.U. – art.341 bis
– Oltraggio a un magistrato in udienza art.343 c.p.
– Omessa denuncia di reato da parte del P.U. – art.361
– Omicidio colposo – art.589 c.p. co.1
– Omissione di referto – art.365 c.p.
– Omissione di soccorso – art. 593 c.p.
– Patrocinio o consulenza infedele – art.380 c.p.
– Peculato mediante profitto dell’errore altrui – art.316 c.p.
– Percosse – art. 581 c.p.
– Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi – art.497 bis co.1.
– Procurata evasione – art.386 co.1
– Procurata inosservanza di pena – art.390 c.p.
– Resistenza a P.U. – art. 337 c.p.
– Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio – art.501 c.p.
– Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro – art.437 c.p.
– Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio – art.326 c.p.
– Rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale – art.379 bis
– Rifiuto di atti d’ufficio.Omissione – art.328 c.p.
– Rissa – art.588 c.p.
– Simulazione di reato – art.367 c.p.
– Sostituzione di persona – art.494 c.p.
– Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro – art.334 c.p.
– Sottrazione di persone incapaci – art.574 c.p.
– Sottrazione e trattenimento di minori all’estero – art.574 bis
– Stato d’incapacità procurato mediante violenza – art. 613 c.p.
– Traffico d’influenze illecite – art.346 bis
– Truffa – art.640 c.p.
– Turbata libertà degli incanti – art.353
– Turbativa violenta del possesso di cose immobili – art.634 c.p.
– Usurpazione di funzioni pubbliche – art.347
– Uccisione di animali – art.544 bis
– Uccisione o danneggiamento di animali altrui – art.638 c.p.
– Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine – art.516 c.p.
– Vilipendio delle tombe – art.408
– Vilipendio di cadavere – art.410 co.1
– Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza – art 616 c.p.
– Violazione di domicilio art.614 c.p.
– Violazione di domicilio commessa dal P.U. – art. 615 c.p.
– Violazione di sepolcro – art.407 c.p.
– Violazione di sigilli art.349
– Violazione degli obblighi di assistenza familiare – art.570 c.p.
– Violenza o minaccia a P.U. art.336 c.p.
– Violenza privata – art.610 c.p.
– Violenza o minaccia per costringere taluno a commettere un reato – art.611 c.p.

Se son rose… resisteranno. (@FabioBonasera)

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