L’ESPERIENZA DEI TRAGHETTATORI? CARO RENATO, NON NE SENTIVAMO LA MANCANZA

Stop a i tir o stop ai controlli? Purtroppo l’agnello tra i lupi spesso finisce con l’essere mangiato. Quello che sta accadendo in queste settimane a Messina è davvero lontano da qualsiasi amara previsione dei più scettici. Il sindaco Accorinti rischia di compromettere la sua credibilità rispetto alla richiesta, dei suoi elettori, di un cambiamento di rotta. Abbiamo atteso e atteso, e verificato quanto di buono è stato già fatto e quanto questa amministrazione potrà fare. Ma su una questione bisognava essere intransigenti, forti e sicuri: non permettere che gli stessi poteri economico-politici  intervenissero  e condizionassero, in qualunque misura, le decisioni dell’amministrazione.

Quello che è accaduto con il traghettamento non può essere banalizzato, o destinato a sterile polemica tra “parti”. La vivibilità della città, il cambio culturale, il riscoprirne la bellezza, passavano tutte da li. E se si coniuga il verbo al passato è solo alla luce di quanto avvenuto a Palazzo Zanca, dove alla fine, persino l’amministrazione Accorinti si è lasciata abbindolare, consentendo a pochissimi giorni dalla “deliberachefastoria” di consegnare la responsabilità di gestire le deroghe ai traghettatori. Ed è inutile nascondere che in molti sono saltati dalla sedia a sentire le dichiarazioni del sindaco ai microfoni delle tv locali che giustificava la decisione di affidare al Terminal Tremestieri la possibilità di decidere sui pass, in virtù della loro “esperienza”. Ma come? A neanche 48 ore dall’avvio dei controlli sul passaggio dei tir, nessuna mano tesa ai Vigili Urbani che non hanno avuto nemmeno il tempo di organizzare un lavoro estremamente “delicato” visto il clima e le pressioni?

Che Calogero Ferlisi abbia un carattere “fumentino” i messinesi lo sanno: anche nel 2009 ha minacciato di dimettersi. Ma davvero la notizia non è questa. La notizia è che da 90 minuti di attesa consentita prima di emanare una deroga si è passati ai 60, che le 35 corse promesse dai traghettatori  a Tremestieri  evidentemente non sono state attivate (visti i tempi di attesa denunciati dagli stessi autotrasportatori), e soprattutto che il Comune abbia deciso di affidare alla Terminal Tremestieri il potere di derogare il passaggio dalla Rada San Francesco. Senza dimenticare che era prevedibile che bisognasse rinforzare i numeri del corpo di polizia municipale, visto il carico di lavoro.

A Ferlisi diciamo grazie per la provocazione, ma le sue dimissioni adesso rischiano di giovare ad una complicità che non ci piace, e di cui la città non ha bisogno. La polemica pubblica nei confronti dell’amministrazione non diventi un atto di irresponsabilità, ma piuttosto rafforzi  la necessità di “aprire gli occhi”. Che il controllato diventi controllore è un’ipotesi che ci auguriamo venga smentita al più presto. (PAL.MA.)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it