L’AFFONDO DELLA CONTESTABILE (PD) AL SINDACO: “DOV’E’ LA RELAZIONE DI INIZIO MANDATO?”

“Immobilismo amministrativo, adempimenti mancati, appena 12 delibere esitate dal Civico Consesso, apparentemente in linea con lo standard delle P.A., se non fosse che ben 9 di queste sono quelle che tecnicamente definiamo istituzionali”: duro l’attacco del consigliere comunale del Pd Simona Contestabile, al suo secondo mandato a Palazzo Zanca, che in una lettera indirizzata al Sindaco lo accusa di non aver prodotto la relazione d’inizio mandato.

“Come, infatti, ben saprà l’esecutivo cittadino – scrive Contestabile –  il D.L. 174/2012, introducendo l’art. 4 bis al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, ha sancito l’obbligo in capo agli enti locali  di redigere la relazione d’inizio mandato.

Per effetto della nuova disciplina – introdotta al fine di garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell’unità economica e giuridica della Repubblica e il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa -, i comuni sono tenuti a redigere una relazione d’inizio mandato, volta a verificare la situazione finanziaria e patrimoniale e la misura dell’indebitamento dei medesimi enti.

La relazione d’inizio mandato, predisposta dal responsabile del servizio finanziario o dal segretario generale, e sottoscritta dal sindaco entro il novantesimo giorno dall’inizio del mandato, deve recare dati ed informazioni aventi riguardo al rendiconto del 2012, la cui data di approvazione doveva essere il 30 aprile scorso, ed assumere l’importanza di un primo test finalizzato a verificare se la situazione finanziaria e patrimoniale dell’ente presenti o meno degli squilibri strutturali in  grado di provocarne il dissesto finanziario, male oscuro da scongiurare, così come, in più occasioni, ha avuto modo di ribadire l’attuale primo cittadino.

Ad oggi, però, non ci è dato  dovuto sapere nulla in merito alla prefata relazione, nonché  alla programmazione che siffatta Amministrazione intende porre in essere. Certo è che la relazione in argomento, sempre che veda la luce, avrà una importante incidenza nella procedura di riequilibrio finanziario che avrà avvio col piano decennale (per la cronaca, altro latitante alle latitudini di Palazzo Zanca) e strettamente connesso all’accesso al fondo di rotazione – l’ultima spiaggia per assicurare al Comune di Messina un risanamento finanziario”.

 

“Parimenti alla procedura di riequilibrio – si legge nella missiva –  all’accesso al fondo ed alla relazione in argomento, la realtà comunale chiede a gran voce una stretta sui controlli interni relativi alla regolarità amministrativa e contabile, alla qualità dei servizi ed alla corrispondenza dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi pianificati, controlli che devono potenziarsi anche per ciò che concerne le società partecipate.

Con la venuta meno dei tornelli, con l’idea di un palazzo di vetro trasparente a tutti, ci aspettavamo che questi ed altri dubbi  fossero dipanati, o quantomeno non fossero alimentati; ci aspettavamo certezze, celerità nelle risposte e facile reperimento di tutti gli atti di cui sopra.

L’attualità, invece, ci consegna un silenzio assordante sui citati temi, come se le dette tematiche fossero dei veri e propri tabù”.

Ribadendo “l’importanza programmatica che è insita nella predetta relazione   – continua- stante il decorso del termine concesso dalla legge, si invita il primo cittadino a presentare in Consiglio la relazione in argomento, anche al fine di rendere partecipe l’intera città della reale situazione e, cosa ancor più necessaria, riferire sugli obiettivi che intende perseguire”.

“La detta omissione, rispetto alla quale, è bene precisare, non sono allo stato previste sanzioni – conclude Simona Contestabile –  potrà essere rilevata dalla Corte dei Conti, sempre che non si voglia, finalmente (nuovo corso?) anche a Messina, essere rispettosi delle norme, che, sebbene non sanzionatorie, hanno la loro importanza sotto il profilo della prevenzione dei possibili futuri disastri, in modo da dare all’intera città risposte amministrative concrete che, evidentemente, non possono esaurirsi nella proclamazione del più ovvio dei valori, da tutti condiviso: LA PACE!!!”

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