Tre donne alla guida di Radicali Italiani, verso una Europa senza muri

“Siamo l’unico movimento in cui le donne iscritte sono il 20%, ma riescono ad essere il 100% delle cariche elette dal congresso”: così commenta Antonella Soldo, presidente uscente di Radicali Italiani, che per i prossimi 12 mesi saranno guidati, per l’appunto, da tre donne: Silvja Manzi segretaria, Barbara Bonvicini presidente e Antonella Soldo tesoriera. “E’ successo altre volte in passato ma è un caso: noi non facciamo scelte di genere, ma puntiamo sulla capacità e sulla passione delle persone che vogliono far politica”, assicura Manzi al termine del XVII congresso del movimento.

Un congresso pieno di idealità e democrazia interna che si è concluso con il rilancio delle campagne per un’Europa federale e senza muri, sull’antiproibizionismo, il fine vita e la sostenibilità ambientale. Conferma e rilancia il progetto di Più Europa come realtà aperta a tutti i soggetti laici ed europeisti che vogliano conquistare uno spazio di agibilità democratica in vista delle prossime scadenze.

Un congresso, arricchito da panel di approfondimento (sull’immigrazione e l’economia) e da interventi come quello molto applaudito di Luigi Manconi, che ha ricordato “la stretta necessità della politica radicale”, sottolineando il momento storico dominato da forze populiste e antidemocratiche.

“Sono stati 3 anni molto impegnativi e faticosi. Ma sono stati anche anni stupendi, nei quali ho sentito la vicinanza di una comunità politica e di compagni che voglio ringraziare”, ha detto il segretario uscente Riccardo Magi, che non è ricandidabile per statuto alla carica di segretario perché incompatibile con quella di parlamentare che ricopre dallo scorso marzo, eletto con +Europa. “Io sto imparando a fare il deputato e voglio metterci tutto l’impegno per fare il deputato radicale, perché credo ce ne sia particolarmente bisogno, ma Radicali Italiani potrà continuare a contare sul mio aiuto e la mia militanza”, ha concluso Magi.

A Roma anche la giornalista messinese Palmira Mancuso, (+Europa, già cofondatrice nel 2007 dell’Associazione Radicali Sciascia a Messina), che intervenendo al congresso ha sostenuto l’esigenza di raccogliere la sfida al governo della complessità, ribadendo la necessità di fare rete con i territori, in particolare con quel sud, siciliano e calabrese, dove esiste una “carboneria della solidarietà” (da Lampedusa a Riace) che va sostenuta come unico antidoto contro certe nostalgie fasciste.

 

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