REVOCATO LO SCIOPERO: MANIFESTERANNO SOLO I FORCONI, MA NON SI FERMA L’ASSALTO AI BENZINAI

In serata, le sigle Aias e Forza d’urto, rappresentate da Pippo Richichi e Carmelo Lampuri, che rappresentano la gran parte degli autotrasportatori siciliani, hanno comunicato la decisione di non aderire allo sciopero dopo l’accordo “raggiunto nel pomeriggio al tavolo della prefettura a Catania”.

I Forconi, invece, confermano la protesta dei tir e ancor prima del blocco annunciato cominciano i disagi.  Un passaparola che si è tradotto in lunghe code per fare benzina che hanno paralizzato Messina (nella foto auto in fila alle 21,oo sul viale Europa, dall’altezza dell’Osp.Piemonte fino al distributore ).

“Ci sono troppe categorie martoriate dalla crisi – dice Francesco Tusa leader dei Forconi insieme a Mariano Ferro, Giuseppe Sgarlata e Francesco Crupi – Sapevamo che l’Aias di Giuseppe Richichi all’ultimo momento avrebbe fatto un passo indietro. Ma la nostra protesta è già programmata da mesi e andrà avanti. Noi non ci fermeremo”.

Confartigianato Trasporti, d’intesa con Unatras, ha fatto sapere, attraverso il presidente regionale degli Autotrasportatori di Confartigianato Sicilia, Salvatore Di Piazza, di essere “consapevoli delle difficoltà del nostro settore. Perciò, abbiamo sollecitato il Governo nazionale affinche’ intervenga sulle questioni calde dell’autotrasporto e siglato un protocollo d’intesa con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ed il Sottosegretario Rocco Girlanda, che contiene importanti aspetti economici per la categoria. Fra questi, la conferma del rimborso delle accise, nonche’ l’avvio di un confronto tecnico con un calendario di incontri. Naturalmente vigileremo perchè il Governo dia seguito alle richieste avanzate”.

“Intervenire, oggi, con un fermo penalizzerebbe ancor di più le imprese del settore. Oltretutto – prosegue Di Piazza- temiamo che i nostri autotrasportatori vengano strumentalizzati da movimenti facinorosi che non rappresentano l’autotrasporto, ma che stanno solo cavalcando l’onda del malcontento generale per raggiungere altri, e mai specificati, obiettivi. Continueremo a difendere le imprese dell’autotrasporto, ma con modalita’ che riteniamo sensate”.

 

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