IL LATO OSCURO DI X-FACTOR

Luci e ombre della finale del talent show dei record…secondo me.

Ante Factor:  Fomento, fomento e ancora fomento. Sky deve aver scongelato dei giornalisti che teneva in cantina per farli passare davanti alla telecamera per ripetere in varie forme un concetto elementare: “Ma quanto siamo fichi!!!”. E via con una pioggia di spottoni e autoreferenzialità senza vergogna, tutto sommato giustificata, se non altro dal numero impressionante di ascolti e interazioni del pubblico a questa edizione, per non parlare dell’incredibile budget di produzione.

Tributo a Mandela: I quattro big italiani ospiti della puntata si schierano davanti a tutti i concorrenti di questa edizione, vestiti con i colori della bandiera sudafricana, che però sembrano più degli scarabocchi liberamente ispirati a Kandinskij. Elisa vince il premio peggio vestita, truccata e pettinata della puntata e forse di tutta l’edizione…e per battere il decolleté della Ventura, i travestimenti di Elio e Morgan e la giacca psichedelica di Mika ce ne vuole.

Prima Manche: Iniziano gli Ape Escape che insieme a Elisa sono più improbabili che mai quindi perfetti e funzionano alla grande, nonostante siano vestiti da Re Magi del Queens.
Seguono Mengoni e Violetta, più fatina che mai, che sono pronti per Sanremo, senza ulteriori indugi.
Michele e Giorgia cantano romanticamente guardandosi negli occhi. Non sarebbe la prima coppia fortemente squilibrata dal punto di vista anagrafico.
E si chiudono i duetti con un’Aba un po’ urlante, che cerca di colmare Mario Biondi, i cui toni bassi sono ormai praticamente irraggiungibili dal microfono.
I concorrenti hanno finito, ma ecco che arriva il sorpresone, perché mentre i finalisti girano su uno spiedo dietro le quinte giunge il duetto dei duetti: Mika e Morgan, pronti a dare un nuovo significato al termine “inquietante” o meglio ancora “creepy”. Come altro si può sintetizzare una performance che comincia con “Altrove” e finisce con “We are golden”? Di sicuro buffo vedere il fidanzato d’Italia saltare su e giù per il palco con le sue gambe lunghe, seguito da un arrancante Morgan, che suda la decina di Energy drink già aspirati e quasi soffoca alla ricerca delle parole inglesi del ritornello della hit del collega.
Ma nella serata dei buoni sentimenti, in cui tutti hanno un concorrente e nessuno deve giudicare, non si nega un Bravibenebis anche a loro.

Verdetto: Passati subito gli Ape Escape, mi sembra ovvio che sia il caso che il famoso Pucci, fidanzato di Aba e destinatario della canzone d’amore più noiosa di tutti i tempi, esca a sbrinare i vetri e accendere il motore della macchina. Aba va via con discrezione e un “volevo salutare..” che sa tanto di quiz. Comunque non si arrendano i detrattori, ma nemmeno i fans… rivedremo molto presto Aba, non ce ne siamo liberati. Scommetterei per esempio, considerato che sta per iniziare la nuova stagione di Masterchef, che domani dichiarerà che in fondo la sua più grande passione è sempre stata la cucina.

Seconda Manche: Via con gli inediti. Comincia Violetta, meno fatina, che zompetta così come il suo maestro poco prima, canticchiando la canzone dell’estate uscita a dicembre. Poi Michele, con il suo inedito che trasuda TizianiFerritudine attraverso onde mentali che probabilmente sono giunte anche alla stazione spaziale internazionale. E infine gli Ape Escape, che nonostante le urla entusiaste della Ventura e la banda di Nocera, in una straordinaria manifestazione di coerenza non hanno ceduto alle frivole lusinghe dello shampoo, ma in fondo sono belli così.

Verdetto 2: Quanta ovvietà nella salvezza di Michele, nel mondo delle adolescenti directioners con l’ormone gay friendly. Meno ovvio il terzo posto di Violetta, che si commuove all’idea di tornare a cantare alle caprette che fanno ciao nella fattoria in cui di sicuro vive con un nonno barbuto e un cane. Quando lascia il palco in lacrime stretta al suo mentore Mika, sempre più simile ad un coniglietto pasquale fuori stagione, c’è da sforzarsi di non immaginarli insieme a pascolare capre e fare formaggio sulle montagne. Vai, Vio, e insegna a Fiocco di Neve a suonare l’ukulele.

Terza Manche: Gli Ape Escape in abito da cerimonia ululano senza risparmiarsi su “Walk this way”, ma è abbastanza chiaro che per battere Michele, il tesorino amato dalle teenagers, dalle madri e dalle nonne, così piccolo e fragile che viene voglia di allattarlo, non basterebbe il diretto coinvolgimento dei Santi Patroni di Nocera Inferiore e Superiore. Basteranno gli slogan della Venturona, che ormai sembra quasi una no global dopata intinta in una vasca di Swarovski a fare calare su di loro la provvidenza divina? Michele, in giacca bianca, interpreta con aria devastata da anni di dolori un pezzo di Vasco Rossi, determinato a farsi sopportare con enorme difficoltà dal mio target di riferimento, o di sicuro da me.

Cinque milioni di voti. I giudici si tengono per mano e io e mio fratello ci siamo promessi di stappare qualcosa in caso di vittoria degli Ape Escape, evento sociologico rivoluzionario in un programma del genere.
Niente da fare, questo Paese ha perso l’ennesima possibilità di cambiare e io decisamente non sono un tipo da fairplay. Infiniti festeggiamenti per il ragazzetto e per Morgan, che si conferma grande campione, battendo anche un titano del calibro di Mika. Lascio il pubblico del Forum di Assago all’istigazione al suicidio in musica di Michele e aspetto l’anno prossimo per nuove dissacranti cronache.

Premio Ospite Improbabile agli attesissimi quanto ingessatissimi One Direction, emotivamente coinvolti nella sicuramente costosissima esibizione lampo come l’intonaco scrostato nelle aule delle scuole medie.

(Martina Morabito)

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