TERRORIZZAVANO I CONNAZIONALI : SGOMINATA BANDA DI SRILANKESI

Seminavano il panico fra i connazionali, rapinandoli, minacciandoli e provocando anche lesioni personali. Per questo, con un’operazione congiunta, chiamata  ‘’Katana’’, Polizia e Carabinieri hanno arrestato otto cittadini di nazionalità srilankese, su ordinanza emessa dal Gip Antonino Genovese, su richiesta dei sostituti procuratori Antonella Frada’ e Diego Capece Minutolo.

Si tratta di WARNAKULASURIYA Fernando Nalin Prasanna, nato in Sri Lanka il 27.04.1974, WARNAKULASURIYA Fernando Nalaka Sanjeewa, nato il 07.12.1977, WARNAKULASURIYA Damitha Asanka Thamel, nato il 12.06.1983, WARNAKULASURIYA Sudath Jayantha Lowe, nato il 30.05.1981,WARNAKULASURIYA Roy Malcom, nato il 20.11.1968, PORUTHUTAGE Fernando Mourice Prasanna, nato il 14.11.1981, HETTI ARACHCHIGE Randeepa Sudeema, nato il 03.11.1983, KORELA GAMAGE Gayan Danushka, nato il 24.01.1986, resisi responsabili, a vario titolo di un’associazione  finalizzata alla commissiione dei reati di rapina, estorsione, lesioni, minaccia, violenza privata, violazione di domicilio, porto di strumenti atti ad offendere,  commessi in danno di loro connazionali.

Le indagini, iniziate nel settembre del 2011, hanno consentito di ricostruire, tassello dopo tassello, il modus operandi del gruppo, il ruolo ricoperto da ciascun membro ed il contesto in cui le vittime, tutte connazionali, venivano generalmente prese di  mira. Obiettivo del sodalizio criminale era quello di ricoprire un ruolo di potere in seno alla comunità cingalese in città, raggiunto e potenziato con una violenta escalation di taglieggiamenti ed aggressioni. Capeggiata da un leader – riconosciuto dagli investigatori in Warnakulasuriya Fernando Nalin Prasanna – la banda disponeva di uomini pronti ad agire in gruppo, spesso a bordo di autovetture e motocicli e muniti, per i pestaggi, di strumenti quali mazze, coltelli, catene e sbarre di ferro.

La prima aggressione registrata risale ai consequenziali mesi di settembre 2011, quando una delle vittime venne raggiunta ed accerchiata da circa 25 connazionali, mentre percorreva a bordo del proprio ciclomotore la via Comunale di Sperone; dopo essere stata pestata a sangue, alla vittima venne anche rubata una collana d’oro del valore di 700 euro circa e, dopo aver denunciato quanto accaduto, venne nuovamente avvicinata nell’ottobre del 2012 da tre dei soggetti arrestati in via Santa Maria dell’Arco, colpendola con una grossa catena, un bastone in ferro ed una bottiglia in vetro e derubandolo ancora una volta di documenti e di circa 400 euro.

Chiunque osava opporsi alle richieste dei sodali o ribellarsi e denunciare le aggressioni subite, veniva punito per dare un monito agli altri. Le indagini hanno anche appurato che sono stati messi in atto tentativi di minare il potere e la posizione raggiunti dal sodalizio criminale all’interno della comunità cingalese erano stati messi in atto da alcuni srilankesi lo scorso maggio quando quest’ultimi avevano effettuato una sorta di spedizione punitiva contro i principali membri della banda all’interno di un appartamento.

I poliziotti, lo scorso maggio, erano già intervenuti, arrestando  Samaratunga Arachchilage Chaminda Bandara e Warnakulasuriya Palakuttige Paul Lazarus Fernando , per aver  messo a soqquadro l’abitazione di alcuni connazionali, trovando numerose tracce ematiche. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine e gli arresti, la risposta del gruppo criminale non si è fatta attendere e, sempre durante il mese di maggio dell’anno scorso, altri quattro appartenenti della banda vennero fermati dalla polizia mentre picchiavano e sequestravano un altro connazionale.

Nei prossimi interrogatori di convalida delle odierne misure cautelari, gli stessi, sulla base del quadro complessivo scaturito dalle indagini congiunte di Polizia e Carabinieri, insieme ai restanti esponenti del sodalizio criminale, risponderanno di tutti i reati di cui si sono resi responsabili nel corso degli ultimi anni.

 

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