LSU OCCUPANO COMMISSIONE A PALAZZO ZANCA: PRIMA L’ASSEMBLEA, POI LA PROTESTA

Sala Consiliare occupata durante lo svolgimento dei lavori della commissione bilancio: ecco ciò che succedeva stamani a Palazzo Zanca, dopo l’assemblea del personale precario del Comune tenutasi al Salone delle Bandiere. Oltre ad alcuni consiglieri e al presidente Mondello, anche gli assessori Mantineo e Signorino, il Segretario Generale Le Donne e il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Zaccone.

Nonostante il confronto tra le parti sia stato lungo e aperto agli interventi dei lavoratori accorsi, tra un’istanza espressa con la disperazione che è comune a coloro i quali “nella prossima busta paga leggeranno il numero zero”, come sottolineato da Clara Crocè, e una spiegazione tecnica di passaggi giuridicamente obbligatori espressi dal City Manager, la conclusione dell’incontro non può dirsi appagante per le parti interessate che vivono la criticità di questa situazione: nessuna integrazione oraria certa, nonostante per le rappresentanze sindacali fosse questa la ratioo della riunione.

ASSEMBLEA-PRECARI-4“Si è assistito alla solita perniciosa e sterile propaganda a cui non si è saputo sottrarre qualche sindacato compiacente e parte dell’amministrazione, tutto è stato fatto per non andare avanti e riproporre il solito tavolo tecnico, peraltro già aperto, che serve sicuramente per il processo di stabilizzazione, ma che certamente è solo una inutile perdita di tempo per l’integrazione”, commentano i segretari generali di Cisl Fp e Uil Fpl, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai . “Senza atti concreti i precari del comune di Messina non potranno avere serenità, né i cittadini certezze sui i livelli quali/quantitativi di tutti quei servizi oggi in larghissima misura garantiti dai 300 precari. Certamente ci attendiamo molto di più dell’ennesimo tavolo tecnico, promesso forse proprio in quella logica propagandistica e per sopire la consapevolezza dei precari rispetto ai gravissimi rischi a cui sono esposti dai ritardi sin qui accumulati nella vertenza integrazione oraria e stabilizzazione. Sicuramente non ci sottrarremo ad alcun tavolo tecnico, ma riteniamo rischioso il percorso imboccato dall’amministrazione di fermarsi, chiedere pareri e rinnovare tavoli tecnici. Una cosa è certa – proseguono – i lavoratori dal primo di marzo pur assicurando gli stessi servizi dei mesi scorsi, restano senza l’integrazione necessaria ed indispensabile per evitare ritardi e disservizi, né la soluzione potrà essere esigere attività aggiuntive, anche se indispensabili, ma obbligando il lavoratore a fruire di riposi non richiesti”.

Dal canto loro, CISL e UIL hanno puntualizzato nuovamente il loro attacco all’Amministrazione specificando che quei timori espressi dall’esecutivo circa vincoli sbandierati, sarebbero soltanto dei fantocci da mostrare e nulla più, dei veri e propri pretesti per prendere tempo. Le due sigle ritengono inoltre bypassabile il confronto con gli Uffici Regionali, i quali, a loro avviso “poco c’entrano con l’integrazione oraria”. Di fatto, il personale precario del nostro Comune mantiene la mobilitazione, come puntualizzano i sindacati e ciò si protrarrà finché alla vicenda non verrà messa la parola fine, con tanto di chiosa “e vissero tutti felici e contenti”: tanto i 300 lavoratori quanto la città che non dovrà fare a meno dei servizi da essi erogati. (Jody Colletti)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it