PIANO REGOLATORE CONDIVISO ”PICO”: RICHIESTA L’OPINIONE DELLA STAMPA

Convocato per questa mattina dall’Assessore all’Urbanistica Sergio De Cola un tavolo di lavoro inserito nell’ambito delle attività di partecipazione alla costruzione delle strategie di PiCo, il Piano regolatore Condiviso della Città di Messina. Ad essere invitati tutti i giornalisti della città, ma nella sala Ovale di palazzo Zanca l’affluenza non e’ stata così incisiva.

Obiettivo dell’incontro quello di stimolare il confronto con una categoria professionale che conosce il territorio con le sue dinamiche e lo tiene d’occhio mediante il lavoro/servizio dell’informazione, diventando così quasi osservatorio privilegiato del territorio stesso. Il punto di vista dei giornalisti ed eventuali suggerimenti, dunque, in merito alla nuova programmazione urbanistica. Contrariamente alla prassi, ad essere sotto interrogatorio oggi è la stampa stessa investita di un ruolo nuovo, quasi di consigliera.

Il vecchio, ma in realtà tutt’ora vigente, piano regolatore contempla il disegno di una serie di strade non realizzate e zone a cui si accederebbe da vie impraticabili. Nell’idea dell’Amministrazione attuale la soluzione sarebbe quella di lavorare parallelamente su urbanistica e mobilità.

C’è poi il discorso della riqualificazione. Sono molti i vani sfitti e inutilizzati che, senza cure, sono destinati a degradarsi nel tempo. Concordano con l’Assessore i giornalisti, sulla necessità di pensare a regole che possano attivare meccanismi di riqualificazione dell’esistente. E certo non mancano le considerazioni in merito alla naturale vocazione turistica della città dello stretto, un crocevia, città di transito, passaggio quasi obbligato per chi venga dalla dirimpettaia calabrese. “La zona falcata abbandonata al proprio destino è una cosa indecorosa”, lamenta qualcuno. “Ci vuole un’idea che renda Messina unica. Non dobbiamo fare per forza qualcosa di enorme, l’importante è che sia di qualità”, considera De Cola.

Firmato anche un protocollo di intesa con l’Autorità Portuale e la Capitaneria di porto per decidere cosa fare della fiera. Affini le intenzioni di Comune e Capitaneria, concordi nel voler sfruttare lo spazio a disposizione per creare un luogo in cui poter trascorre il tempo libero, che sia sempre aperto a tutti e all’interno del quale possano inserirsi  attività concrete e fonti di attrazione. Con questa logica l’Autorità Portuale vorrebbe tentare di lanciare un bando internazionale per affidare a un grande gestore tutta la fiera.

A quanto pare il marchio Accorinti, di fatto la vetrina di questa amministrazione, ha dato buoni frutti in Italia. Lo comunica l’Assessore De Cola, testimone di quanto siano positive le risposte ricevute dai più importanti urbanisti italiani, disposti a collaborare con la città. (LAURA MANTI)

 

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