CUMIA SUPERIORE: BRUCIAVANO CAVI IN PVC PER RICAVARE RAME, ARRESTATI

Incuranti del danno ambientale e di quanto sia nociva anche l’inalazione dei fumi, in due avevano deciso di ricavare rame bruciando dei cavi di pvc.  A scoprirli gli Agenti del Corpo Forestale Regione Siciliana in forza all’Ispettorato Ripartimentale della Foreste di Messina, che nella mattinata del 26 maggio 2014 a seguito di una segnalazione telefonica, si sono recati nella località Lacco, villaggio Cumia Superiore, del comune di Messina, dove hanno trovato i sigg. S.F. di anni 54 e G.S. di anni 41 intenti a bruciare rifiuti pericolosi “cavi rivestiti in P.V.C.” per estrarre i fili di rame in violazione delle norme in materia di ambiente.
I due uomini sono stati fermati e previo avviso al Magistrato di Turno, dott. Fabrizio Monaco della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, sono stati posti agli arresti domiciliari per essere giudicati per direttissima il 27 maggio 2014.
Si è proceduto inoltre al sequestro dell’ automezzo camion OM 40, e del materiale trasportato (Rame, materiale ferroso, n. 1 bombola di gas, n. 1 batteria, n. 2 pneumatici, una cassetta in plastica, n. 1 rete da letto, n. 3 estintori), materiale che sarà custodito presso i locali della P.G. procedente di Messina.
L’operazione di P.G. è stata condotta con il coordinamento dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina.

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