ASSEMBLEA APERTA SEL, LUCCHESI: “NOI CONTRO RENZI, ALLEANZA CON PD FAREBBE SCOMPARIRE LA SINISTRA”

La costruzione di una grande Sinistra in Italia. È il progetto che Sel vuole portare avanti a cominciare da un’assemblea aperta, in programma nella sede messinese del partito (in via Calamech, angolo via Monsignor Bruno, isolato 355), giovedì 26 giugno, alle 18,30.

“Siamo in una fase politica molto delicata – afferma Daria Lucchesi, coordinatrice provinciale di Sel Messina, dopo la decisione del capogruppo Gennaro Migliore e di altri parlamentari di lasciare Sinistra Ecologia e Libertà – all’interno di un partito che si definisce democratico si discute, a volte anche in modo animato, e questo è quello che sta accadendo in una realtà che contiene anime e culture con percorsi differenti. Io rispetto chi decide di intraprendere percorsi diversi. Tuttavia, ricordo di avere assistito a un’assemblea di Sel nella quale si esprimeva una posizione di convinta opposizione al governo Renzi. Condivido la riflessione del presidente del mio partito, Nichi Vendola, e credo che tutti dobbiamo dare un contributo per portare avanti il mandato della nostra assemblea nazionale, con l’idea di Sel come apripista per la costruzione di una grande Sinistra in Italia”.

“Sel non è finita e non finirà”, secondo Lucchesi, la quale ammette di aver sperato “che tutto fosse risolto dopo l’assemblea nazionale, che le diversità potessero coesistere e arricchire il dibattito”. In relazione al decreto Irpef e al bonus di 80 euro – continua la coordinatrice provinciale – “vorrei sottolineare quanto sia necessaria una reale redistribuzione delle risorse, mentre questo bonus andrà a discapito, in realtà, degli enti locali e quindi dei servizi per i cittadini, tutti, e del Welfare State. I decreti dovrebbero essere analizzati complessivamente: la nostra idea di politica economica è davvero differente da quella del governo Renzi. Per questo motivo, io non avrei votato a favore del decreto Irpef e mi riconosco pienamente nella posizione espressa dal deputato Giulio Marcon. Sono dell’idea che Sel debba rimanere nettamente all’opposizione. Noi siamo per scelte nette sul piano della politica economica, come la patrimoniale e il reddito minimo garantito, contro quel precariato che costringe i giovani (e non solo) a vivere nella totale incertezza o a emigrare sempre più lontano dall’Italia. Di conseguenza, come ha ribadito Vendola, quello che non possiamo fare è di trasformare questo voto sul decreto Irpef in un avanzamento nell’area di governo: noi rimarremo all’opposizione, in coerenza con la linea politica emersa dal congresso nazionale di Sel, e continueremo a dire ‘no’ a questo governo delle larghe e piccole intese”.

“Sul piano personale – aggiunge Daria Lucchesi – sono dispiaciuta che compagni di grande spessore, come Gennaro Migliore, abbiano compiuto questa scelta ma, va sottolineato, la nostra comunità resta integra e tentare di distruggerla sarebbe un danno enorme per tutta la Sinistra e per le sue potenzialità. I tanti militanti, che hanno creduto e credono nel progetto, ci chiedono di continuare il nostro impegno, così come i compagni che hanno lavorato al progetto ‘L’altra Europa con Tsipras’. In tanti hanno espresso la loro solidarietà al compagno Marco Furfaro, una persona di grande valore e generosità, e sono gli stessi che ora ci chiedono di continuare a lottare per allargare il fronte della Sinistra nel nostro Paese. Prima di tutto, dobbiamo dialogare con gli oltre 21 milioni di cittadini che non sono andati a votare e che si sono allontanati dalla politica, ricominciando a dare risposte concrete alle persone. Noi siamo per una Sinistra di governo, anche se non a tutti costi. In questo momento, la fusione con il Partito Democratico potrebbe comportare la scomparsa della Sinistra in Italia”.

“Come afferma un grande artista come Moni Ovadia, che ringrazio per il suo bellissimo intervento all’Assemblea nazionale – conclude – il contributo per il superamento del 4% e della costruzione della Sinistra in Italia è stato ed è netto da parte di Sel. Ecco perché spero ancora che, da parte dei compagni uscenti, vi possa essere un ripensamento, in modo da poter continuare tutti insieme nella realizzazione del nostro sogno e del nostro progetto, che comunque non subiranno alcuna battuta d’arresto”.

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