OSPEDALE PATTI, MOGLIE MANAGER ASP DIVENTA PRIMARIO. COMMISSARIO IRREPERIBILE

Sarà stata una coincidenza, una strana congiuntura astrale. Ma la moglie del nuovo manager dell’Asp 5, Gaetano Sirna, viene assunta come la “perfetta” primaria di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale “Barone Romeo” di Patti, due giorni dopo che i direttori generali incassano l’approvazione in I Commissione all’Ars. L’identità “esotica” della dottoressa, Maria Lili Klein, imprime già un “tocco di colore” al nosocomio in provincia di Messina. Ma la sua preparazione risulta ”altamente quotata” dalla Commissione di esperti (nominata nell’agosto 2012) che l’ha giudicata “più meritevole” rispetto ad altri 5 candidati (di cui una neppure idonea). Il provvedimento che conferisce l’incarico quinquennale è stato deliberato lo scorso 29 maggio dall’ex Commissario dell’Asp, Manlio Magistri, a firma anche dei Direttori amministrativo e sanitario, Daniela Costantino e Mario Paino.

Negli ultimi dieci giorni, abbiamo cercato di colloquiare con il responsabile Magistri che continua ad esercitare la sua funzione, fin quando non avverrà il passaggio di staffetta con Sirna (previsto ormai per domani). I tentativi sono stati vani sia al suo numero personale sia alla Direzione Generale di Palazzo Geraci dove il manager era sempre impegnato in riunione.

Allo stato dell’arte, Maria Lili Klein l’ha spuntata con la valutazione di “buone competenze in ambito gestionale e in ambito ostetrico-ginecologico, associate all’esperienza curriculare a fronte di una significativa casistica operatoria nel settore”.

Gli aspetti “anomali” della vicenda di cui riferiamo esclusivamente la cronaca poggiano sul divieto dell’Assessorato alla Salute, posto a tutte le Aziende sanitarie “di procedere alla copertura di posti vacanti o carenza di organico, fino alla definizione del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera”. Questa nota che risale al 21 novembre del 2012 era stata già anticipata da un ”invito a sospendere l’attribuzione degli incarichi di direzione di struttura semplice e complessa”.

Considerando che la rimodulazione della rete ospedaliera deve ancora attuarsi e sarà uno degli obiettivi dei nuovi manager, la possibilità di assegnare nuovi incarichi non doveva essere neppure contemplata. Ed è con la nota del 23 gennaio di quest’anno che l’Assessorato torna sui propri passi bloccando le assunzioni dei Dirigenti Medici se non “previa formale autorizzazione”, motivata “dall’indifferibilità ed urgenza dell’incarico stesso” e sollevata dall’Asp. Questa autorizzazione viene richiesta da Palazzo Geraci lo scorso 7 maggio per il reparto di Ginecologia di Patti e viene concessa dalla Regione lo scorso 28 maggio. Un quadro abbastanza chiaro che materializza spontaneamente il parallelismo tra nomina manager Sirna e la relativa moglie. L’Assessorato realizza una deroga al divieto imposto alle Aziende che, quantomeno, torna utile alla “consorte di Sirna”.

A questo si aggiunge che, nelle settimane precedenti alla delibera che riguarda la direzione dell’Unità del “Barone Romeo”, il manager “sempre casualmente” è stato in visita a palazzo Geraci, forse, perché prendeva confidenza con quella location che avrebbe pilotato da lì a poco. (@MARCELLA RUGGERI)

 

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