COMITATO STOP TIR, VITTORIA POLITICA SUI FRANZA E SBARCO RIDOTTO. PROTESTA A OLTRANZA FINO A 19 LUGLIO

E’ una vittoria politica… almeno per il momento quella intascata dal Comitato “Stop Tir-Contro Monopoli e Speculazioni”. Il traghetto Cartour sembrerebbe approdato quasi strategicamente tre quarti d’ora prima rispetto alla tabella prevista (le 9:15 anziché le 10) e non trasportava il carico programmato di circa 40 camion bensì il numero esiguo di 14-16. Il movimento popolare che ha riproposto, questa mattina al crocevia Cavalcavia-viale La Farina, la mobilitazione organizzata ieri mattina contro il servizio diurno della nave come vi abbiamo già raccontato, è riuscito a contenere lo sbarco dei mezzi gommati.

Chi era sul posto riferisce che i “bisonti dell’asfalto” hanno attraversato quell’incrocio nevralgico, ordinati a gruppi di 4. Un’impresa titanica per una piccola frazione di collettività che non intende più tacere davanti il potere decisionale del gruppo Franza. I partecipanti erano circa una cinquantina appartenenti a vari gruppi politici e associazionistici quali il componente del direttivo nazionale della Cgil, Daniele David, attivisti di Tsipras come Antonio Mazzeo, i consiglieri comunali Luigi Sturniolo e Ivana Risitano, il consigliere del V Quartiere Ciccio Mucciardi e Claudio Risitano (tutti e tre di Cambiamo Messina dal basso), La Casa Rossa, Rifondazione e Teatro Pinelli.

Blocco Cavalcavia attivisti Pinelli e altri 1 luglio 2014 (8)“Ci aspettavamo un’inondazione di tir – commenta Sturniolo – al punto che abbiamo dubitato che fossero scesi dalla Cartour. Tutto questo pandemonio che i Franza hanno montato sarebbe causato da una mole di 14 camion? Sarebbe veramente assurdo. Può essere che sia ancora presto per valutare un bilancio del traffico estivo che sarà in crescita a breve. E’ certo che la Società di navigazione non può neanche dire: ‘Licenzio 100 lavoratori a fronte dello sbarco di pochi mezzi’ perché è frutto di un ragionamento autoritario. Il nostro obiettivo non è il blocco esclusivo della Cartour. Noi non vogliamo essere ingoiati da un circolo vizioso che condanna il monopolio ma non trova soluzioni. Torneremo in piazza con altre modalità e con un documento che sintetizzi il volere dei cittadini: liberare la città dai tir. Continueremo ad oltranza a manifestare contro questa piaga fino al 19 luglio, fin quando non ci sarà l’ordinanza del Sindaco”.

La stagione estiva dal punto di vista della viabilità è appena alle porte. E’ quindi possibile che le modifiche agli orari della Cartour debbano subire un assestamento sul fronte prenotazioni. Il gruppo Franza non vieterà mai agli autotreni e ai camion che veicolano merci di imbarcarsi sui propri traghetti e trarre vantaggio dalla quantità del trasportato. Il ruolo dell’imprenditore non è in cerca di compromessi ma di profitti personali.

“Da ora al 20 luglio – incalza l’esponente del Comitato Risitano –, la Caronte&Tourist deve stare col nostro fiato sul collo. Il potere dei Franza è scolpito ovunque in questa città di cui dobbiamo riappropriarci, perseguendo la concezione di mobilità urbana a misura d’uomo”.

“Noi non abbiamo rivali – afferma il sindacalista David -. Abbiamo uno spirito aggregativo che è predisposto a spiegare alla gente per quali diritti si deve lottare. Ci sono diritti occupazionali e di chi vive una cittadinanza attiva coinvolgendo tutti i comparti del sociale. Il Comitato “Stop tir” non esclude ma include e, soprattutto, non parla di antagonismo. Considero mio amico chiunque stia in strada con me ad esprimere un pensiero collettivo. Quello che ci separa da altri movimenti ‘solitari’ è l’anticapitalismo”. (@MARCELLA RUGGERI)

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