PD, RACITI: “NUOVI NOMI IN GIUNTA DOPO MANOVRA TER”. ENTRO FERRAGOSTO COMMISSARIAMENTO O COMITATO REGGENZA

Prima è stato ventilato per fine giugno sulla scia dell’entusiasmo delle Elezioni Europee. Poi, è stato messo in stand by fino allo scorso 23 luglio, data in cui doveva svolgersi a Palermo la riunione di tutte le Aree messinesi, su convocazione del segretario regionale del Partito Democratico, Fausto Raciti. Il commissariamento a livello provinciale della formazione capitanata da Matteo Renzi al Governo centrale sarebbe stata la boa a cui annodare gli ormeggi. Ma la situazione attuale del Pd locale naviga a vista, in attesa che quel vertice, saltato mercoledì 23, venga riaggiornato, magari alla fine della prossima settimana. Si vocifera venerdì 1° agosto. Raciti potrebbe, infatti, decidere di incontrare le componenti messinesi del proprio schieramento comunque entro Ferragosto, probabilmente in città, per proporre le due possibili soluzioni: il Commissariamento o il Comitato di reggenza. Uno dei due percorsi dovrebbe nascere dalla linea di rinnovamento che sta intraprendendo il Pd, anche dopo aver riunito ieri, a Palermo all’Hotel San Paolo Palace, gli Stati generali. Il segretario siciliano sta recuperando un rapporto con il Governatore Rosario Crocetta che è anche intervenuto in questo summit di Amministratori, Sindaci e Segretari di circoli. A guidare il partito locale, ricordiamo, non c’è nessuno o meglio c’è il segretario provinciale dimissionario, Basilio Ridolfo che, avendo rimesso il mandato, ha lasciato onorevolmente ogni scelta alla direzione regionale.

Il giovane Raciti dovrà assumere un ruolo determinante sia nel territorio peloritano sia nel Governo regionale. Compariranno nuovi nomi appartenenti al Pd nella Giunta Crocetta. Questo è un pensiero incalzante per il leader siciliano ma non è il momento per discuterne.
“Dopo la manovra ter, daremo le nostre indicazioni sugli esponenti che collaboreranno con il Presidente” – ha affermato durante le fasi degli Stati generali. Raciti ha espresso la volontà di rispettare i tempi di Crocetta che ha chiesto “di rivedere la questione rimpasto nella Giunta, solo dopo aver portato in aula i 700 emendamenti della nuova Finanziaria”. Questa impasse si svilupperà a partire da domani, in Sala d’Ercole, anche se la quantità di queste correzioni “sembra una follia” (a detta di Crocetta).
Gli Stati generali rappresentano una formalità, un’occasione di confronto all’interno del partito, anche se non sono mancate le scintille da parte di Crocetta verso alcune persone, secondo lui, “inammissibili in quella sede”.

In tema di etica, ci ha pensato il presidente della Commissione sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, ad attaccare il Presidente proprio per “atteggiamento moralista discrezionale”. “Questo avrebbe  influenzato, per esempio, le nomine dei manager della sanità che, adesso, non coprono neanche la gestione delle Aziende ospedaliere a Palermo e Catania”.
In fibrillazione dunque per le reazioni dell’Aula di domani, abbiamo ascoltato i personaggi politici del Pd messinese sul fronte commissariamento.
“Ancora non ci sono posizioni ben precise sull’argomento – evidenzia il deputato Area Cuperlo, Filippo Panarello -. La riunione con Raciti potrebbe portare alle due proposte che tutti conosciamo (Commissariamento o Comitato di reggenza). Ma io escluderei la seconda ipotesi perché la guida del partito verrebbe sempre a mancare. Ci sarebbe un responsabile per ogni area ma non leader unificato. A questo punto, meglio il commissariamento. Attualmente, l’idea della direzione generale è quella di ricostruire un partito in cui si riconoscano tutti gli iscritti. In questa, si incanalano gli interventi di Raciti e Crocetta”.“

“Noi accetteremo più volentieri la linea del Comitato di reggenza – osserva il coordinatore regionale Area Civati, Piero David -, in funzione di una preparazione più scrupolosa per il Congresso di dicembre. Ad entrare in questo Comitato saranno tutte le aree in proporzione delle percentuali acquisite. Per ragioni di tempo, i parlamentari regionali e nazionali non potrebbero essere compresi. Guerini ha suggerito, 2 settimane fa incontrando la direzione, una tregua a Raciti nei confronti di Crocetta. Il Congresso sarà stavolta un’espressione più politica dove noi presenteremo più candidature. Impossibile promuovere una sola candidatura, come l’ultima volta. Si dovrà provvedere ad azzerare il tesseramento passato e instaurare specifiche regole per controllare le varie iniziative. Per esempio, si dovranno abolire i pacchetti di tessere per i deputati.  A vigilare sarà la Commissione di Garanzia regionale, così come ha sancito Renzi”.

“Ci troviamo nella stessa condizione del Congresso di ottobre – ci va giù pesante Francesco Quero, renziano storico e presidente del IV Quartiere -, come quando ci è stato chiesto di organizzare il Congresso. Dobbiamo occuparci di realizzare il tesseramento, ristudiare le modalità. La gestione finanziaria è ridotta ai minimi termini, a pezzi. Non c’è condivisione tra le aree. Il segretario provinciale è congelato. Manca una regia politica. E’ una situazione intollerabile. Non siamo dentro alle questioni del territorio. Nella zona jonica e di Alcantara, gli iscritti hanno preso posizione. Saltato l’incontro del 23, dovremmo decidere chiaramente cosa fare. Dalla direzione regionale i vertici consigliano di cercare una quadratura. Invece, dovremmo ragionare per gli interessi dei cittadini. Non siamo affatto preparati a sfidarci nelle Amministrative future. Intanto, partecipiamo alla battaglia del nostro Sindaco, dando un segnale della nostra presenza, a tutela della comunità”.

(@MARCELLA RUGGERI)

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