ORDINANZA NO TIR, PIZZINO: AUTORIZZAZIONI VIA EMAIL. AUTOTRASPORTATORI E REGIONE A ROMA PER VIA DON BLASCO

L’ordinanza “No tir” non si può smantellare ma le consegne nel territorio urbano vanno portate a termine, soprattutto in quelle vie che si affacciano e intersecano le arterie vincolate. Così i conducenti di mezzi pesanti superiori a 7.5 tonnellate hanno ottenuto già da ieri, previa autorizzazione al Comune per ogni consegna, di transitare anche di giorno, in determinati ed esclusivi collegamenti stradali limitrofi a quelli sottoposti al divieto. La novità rispetto al passato è che l’istanza di ogni singolo lavoratore potrà essere effettuata via mail. A renderlo possibile è stato l’importante accordo ufficioso tra palazzo Zanca e la Fai o Federazione Autotrasportatori Italiana regionale che si è esposta in prima linea sostenendo anche fisicamente, con la propria presenza sul Cavalcavia, il blocco dei veicoli gommati. In verità, non c’è ancora nulla di scritto ma, dopo il vertice di venerdì scorso tra il Sindaco Renato Accorinti, l’assessore alla viabilità, Gaetano Cacciola e il delegato della Fai siciliana, Piero Muscarà, si è deciso di procedere con richieste individuali da prendere in esame, di volta in volta, con il Dipartimento Mobilità urbana e quindi il dirigente Mario Pizzino. La riunione prevista con quest’ultimo lo scorso lunedì pomeriggio è saltata ma le modalità di richiesta sono state descritte telefonicamente tra il dirigente e Muscarà. A definirle sarà un ulteriore incontro nei prossimi giorni tra la Fai e l’ingegnere dell’ufficio Viabilità, Messina i cui recapiti (fax e indirizzo e-mail) compaiono anche sull’ordinanza.

“Nella richiesta di autorizzazione, da inviare via email o via fax, all’ufficio preposto – precisa Muscarà – bisognerà indicare il destinatario, il luogo e la data di carico e scarico della merce oltre ai riferimenti del veicolo (numero di targa e il titolare). Il Comune si occuperà di avvertire la Polizia Municipale di questo rilascio di autorizzazioni a consegna che sarà caratterizzata da una sua bolla di riconoscimento. Così le procedure saranno snellite e agevoleranno il lavoro di chi mastica chilometri e chilometri di viaggio. Tra l’altro, si tratta di fare eccezioni una/due volte a settimana per 4/5 camion su certe vie”.
Parliamo per esempio di via Maregrosso dove ci sono diverse realtà industriali come uno stabilimento agrumario (Cis), via San Cosimo e via Salandra che sono entrambe utili per accedere ad alcuni grossi supermercati in via La Farina e su cui alcune aziende si appoggiano per mantenere depositi di frutta e altri prodotti. Sottolineiamo che il lato monte della via La Farina è già interdetto ai tir con stazza che supera le 3,5 tonnellate quindi ad essere interessate sono per esempio le vie Battisti, Cannizzaro e Garibaldi. Si potrà applicare la novità telematica anche per chi deve consegnare in questo perimetro delimitato dalle Ztl. Si tratterà sempre di autorizzazioni momentanee e mai di deroghe per favorire l’attività commerciale negli orari di lavoro.

Intanto sul fronte “aboliamo l’ordinanza così com’è”, si muove incessantemente il presidente dell’Aias (Associazione Imprese Autotrasportatori Siciliani), Giuseppe Richichi che, fino a ieri mattina, si è recato sul Cavalcavia per parlare a muso duro con il Sindaco. Raggiunto telefonicamente questa mattina, il leader catanese si è fatto portavoce di rilevanti novità: “Non bloccheremo mai la città perché va contro i nostri interessi. Ho cercato un dialogo con Accorinti fino a ieri mattina ma lui si ostina a discutere sul Cavalcavia. Noi vogliamo consentire ai tir di superare le difficoltà di transito. Se il Sindaco ha problemi con una sola compagnia di navigazione, li affronti alla Regione, al Governo centrale, nelle sedi istituzionali opportune. Non in strada con la fascia tricolore. Noi dell’Aias, insieme all’assessore regionale Torrisi e il suo staff, ci troveremo domani pomeriggio alle 16, al Ministero dei Trasporti, per aprire il dibattito sulla via Don Blasco e sui 27 milioni stanziati per realizzare l’infrastruttura messinese. Al progetto esecutivo si dovranno apportare degli aggiornamenti. Perché temporeggiare? Chiederemo spiegazioni al Ministero su questo e sulle disposizioni approssimative dell’ordinanza. E poi perché gli autotrasportatori e i passeggeri che provengono dalla Cartour hanno un trattamento diverso rispetto ad altri? Vedi l’ecopass per cui abbiamo vinto due ricorsi in merito alla segnaletica inadeguata. L’interdizione ai mezzi pesanti per Messina dovrebbe essere comunicata a tutte le aziende con un Piano traffico di zone limitate, invece, non è stato neanche pubblicata al Ministero con uno straccio di grafico”. (@MARCELLA RUGGERI)

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