ISOLA PEDONALE: L’EROICA CONFERENZA STAMPA DI TRISCHITTA (F.I.)

“L’isola pedonale proposta dal consiglio non è l’ isola di Piazza Cairoli”, così uno dei 16 consiglieri “eroici” (nessuna ironia: ce l’ha scritto sulla t-shirt), oggi in conferenza stampa. E’ Giuseppe Trischitta a voler incontrare i giornalisti per fare maggiore chiarezza circa il dibattito/scontro che si sta evolvendo di giorno in giorno in città.

“Il 27 febbraio abbiamo votato la delibera n.3c che prevedeva la sperimentazione di un’area pedonale che coprisse Piazza Cairoli, Viale San Martino, fino a Via Santa Cecilia. Fino ad oggi il sindaco e l’assessore Cacciola si sono rifiutati di darne attuazione, dunque è ridicolo vadano a protestare perché abbiamo ridotto l’Isola quando invece noi l’avevamo notevolmente allargata. Una sola corsia del Viale San Martino è più grande di tutta via dei Mille”.

E la lingua batte dove il dente duole perché, diciamoci la verità, la questione non è Isola sì o Isola no ma Via dei Mille sì o Via dei Mille no: ed è chiaro che per certi consiglieri la risposta è “no!”. Del resto, nell’atto presentato dall’Esecutivo era prevista un’area pedonalizzabile vastissima (maggiore rispetto a quel perimetro sperimentale che abbiamo imparato a conoscere) e un percorso pedonale che unisse l’area commerciale a quella storica, insomma due anime di un progetto pedonale.

Ma giacché alla stampa è stato, come spesso avviene, attribuito il demerito di fare un’informazione parziale (a tutta la stampa!) allora ci sembra doveroso andare avanti con il virgolettato per non perdere neppure un sospiro dell’ospite dell’incontro odierno. “Non l’abbiamo inserita nel PUT -la loro proposta vincente- perché nel piano non si possono aggiungere aree sperimentali. Avevamo presentato un emendamento ma non è stato possibile”.

Cosa vuol dire non è stato possibile? Trischitta risponde “ tanto l’Amministrazione non ci avrebbe dato ascolto”. E improvvisamente si scopre che se è vero, come è vero, che questo esecutivo fa orecchie da mercante a tutto ciò che proviene dall’assise comunale, dunque ogni emendamento, atto di indirizzo e proposta a vario titolo è solo una clamorosa perdita di un tempo che i 40 impiegano comunque, pur conoscendo l’esito che il proprio impegno propositivo avrà.

“Il sindaco e la giunta facciano un provvedimento perché l’isola si estenda automaticamente fino a Via Santa Cecilia così come stabilito dal consiglio il 27 febbraio”, sollecita il capogruppo di Forza Italia. “Se poi la questione è che non ci può essere isola pedonale senza via dei Mille è altra storia” e, infatti, proprio in quella famosa seduta invernale pareva che l’amministrazione fosse pronta a valutare possibili ampliamenti, annettendo al perimetro della zona sperimentale anche l’area inserita nella proposta supportata da undici dei quaranta consiglieri, purché si facesse, però, salva la parallela a Piazza Cairoli lato monte: quella via che ormai da tempo è considerata di diritto dello shopping e del passeggio cittadino, quella che da oltre un decennio reclama la pedonalizzazione e che, dopo numerosi Natali durante i quali ha steso red carpet per i passanti, alla fine del 2013 ha chiesto e ottenuto che la preclusione al traffico viario non si limitasse alle festività dicembrine.

Comunque sia il beneplacito dell’Amministrazione poi si sarebbe risolto in un nulla di fatto. “Per noi quella strada si deve riaprire – sempre Via dei Mille – perché, insieme a quella di Via Giordano Bruno, la sua chiusura comporta un danno alle casse del Comune di circa 650 mila euro l’anno e attualmente, ogni giorno, non aprendola, perdiamo circa 2000 euro”, il riferimento è ai parcheggi ovviamente.

“Il nostro progetto era ancora più ampio: prevede anche che dalla dogana alla cortina, passando da piazza Cairoli, si realizzasse la Rambla e da mesi incalziamo Cacciola ma non intende darci ascolto. L’amministrazione ha detto o così o niente!”.

E loro hanno scelto “niente!”, com’è evidente dalla piantina della nuova area pedonalizzabile inserita nel PUT. Ma è un “niente” temporaneo e subordinato alla volontà della giunta che, secondo Trischitta, se volesse, già domani potrebbe chiudere al transito automobilistico il Viale San Martino ove, tra l’altro, non sono previste strisce blu e quindi niente danni erariali per mancata riscossione del pagamento gratta e sosta.

Anche lì, ci permettiamo di notare, vale però la legge non scritta (tutta messinese) del “finché c’è marciapiedi c’è parcheggio”, giacché in qualunque ora si passeggi lungo la strada principale del centro le soste a margine delle corsie sono così ovvie da non costituire neanche un’infrazione al CdS, secondo la forma mentis (maleducata) del messinese medio.

Ma il veto sulla Via dei Mille, come già detto, non è definitivo, sia chiaro. Infatti, l’avvocato berlusconiano precisa: “Siamo pronti a reinserirla quando e se i cittadini potranno arrivare in centro in tempi normali che non superino la mezzora” e quindi utilizzando mezzi pubblici che, evidentemente, funzionano male solo per quel che riguarda l’arrivo nella parallela in questione.

Sembra quasi che Trischitta e co. (perché in conferenza stampa c’era anche “co.”, che sta indistintamente per Cucinotta piuttosto che per Crupi, noto artigiano della zona “imputata” che rappresenta un vero e proprio simbolo della lotta anti-isola) pensino che suddetti mezzi possano comunque sopportare il traffico degli utenti intenzionati a raggiungere Viale San Martino e che comunque il danno erariale di cui sopra potrebbe non essere un problema per la città una volta intensificato e migliorato il servizio dei trasporti (!).

Per varie ed eventuali rettifiche a quanto sopra, si invita il consigliere Trischitta, che ha più volte insistito sul fatto che la stampa manca di completezza d’informazione, ad inviare eventuali appunti o colmare lacune che, inevitabilmente manifesta chi non ha ben compreso. Siamo tutti tonti o i conti non tornano? Valutate voi, tutti e “cinquecento i presenti alla manifestazione di sabato scorso” (non sono dati nostri ma percezioni di chi ammette d’aver seguito la piazza da internet) e anche gli altri che in piazza non sono scesi perché impossibilitati, indifferenti, disinteressati o contrari all’Isola così com’è.

“Ma che c’entra? In cinquecento erano quelli che hanno partecipato alla manifestazione, gli altri erano lì perché era sabato, perché è estate, per fare compere o per passeggiare”, commentano a conferenza stampa conclusa Trischitta e co.

Beh se 500 erano in piazza a manifestare e bene o male circa in duemila nella totalità gironzolavano in zona, se la matematica non è un’opinione significherebbe che circa mille e cinquecento sarebbero stati i “passeggiatori del week end” tra Piazza Cairoli e via dei Mille per altre ragioni. Benissimo, allora l’Isola pedonale, così com’è, funziona! (@Eleonora Urzì)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it