AMAM, PERRONE E BARRILE AL SINDACO: “RINNOVO ANTICIPATO CDA COMPORTEREBBE DANNO ERARIALE”

Palazzo Zanca

Il cambio della guardia nel consiglio di amministrazione dell’Amam potrebbe rivelarsi un filo sottile a parecchi metri d’altezza, sotto il quale non c’è nessuna rete di protezione. A ricordarlo, in una nota rivolta al segretario generale di palazzo Zanca, Antonio Le Donne, al dirigente dell’Avvocatura del Comune, Calogero Ferlisi, e per conoscenza al sindaco di Messina, Renato Accorinti, al cda della partecipata e al suo presidente, Alessandro Anastasi, è la presidente del Consiglio comunale. Emilia Barrile fa presente che se l’amministrazione intende revocare con un anno di anticipo gli attuali vertici incorre seriamente nel rischio di un danno erariale. A farle eco è il consigliere Maria Perrone (Udc), in un’interrogazione al primo cittadino e al suo vice, Guido Signorino.

Emilia Barrile
Emilia Barrile

Pomo della discordia è l’avviso pubblico per il rinnovo dei tre componenti (uno con funzioni di presidente) del consiglio di amministrazione dell’Amam, pubblicato lo scorso 29 luglio.

L’attuale cda si è insediato il 7 agosto 2012. Sia Barrile che Perrone ricordano che, in base all’articolo 16 dello Statuto, la sua decadenza naturale è fissata per il 6 agosto 2015, essendo stabilita una durata di tre esercizi.
Perrone, sventolando l’articolo 2383 del codice civile, fa presente che “se la revoca degli amministratori avviene senza giusta causa, può rappresentarsi il diritto dell’amministratore al risarcimento dei danni con rivalsa nei confronti del Comune di Messina”. Parallelamente, Barrile ricorda che, “se si trattasse di una revoca, correrebbe l’obbligo, ex articolo 65 dello statuto comunale, di darne immediata comunicazione al presidente del Consiglio comunale, fino ad oggi non pervenuta”.

Maria Perrone
Maria Perrone

Lo scorso 31 luglio, rammenta la presidente del Consiglio comunale, i componenti del cda dell’Amam hanno inviato una nota al sindaco e al dirigente aziende partecipate, affermando “che non esiteranno ad adire le opportune sedi giudiziarie per fare valere le loro legittime aspettative e richiedere il risarcimento dei danni subiti e subendi”.

Per questo, l’esponente del Pd chiede che la procedura attivata dall’Amministrazione “sia garantita dal rispetto del regolamento sopra descritto e che la risposta sia corredata dal parere dell’avvocatura al fine di prevenire eventuali strascichi giudiziari con eventuale danno erariale a carico dell’ente. Vista l’imminente scadenza della procedura e vista la richiesta del sindaco al presidente dell’Amam di procedere alla convocazione dell’assemblea dei soci per nominare il nuovo Cda – conclude la Barrile – chiedo un urgente riscontro alla presente istanza”.

Ancora più pragmaticamente, Perone chiede all’Amministrazione come mai voglia esporre l’ente al rischio di danno erariale, “specialmente in questo periodo di crisi per le asfittiche casse del Comune”, ritenendo opportuno, piuttosto, annullare l’avviso pubblico. Chiede anche ad Accorinti e Signorino, che ha la delega alle partecipate, “quali motivazioni e fatti gravi abbiano spinto l’amministrazione ad avviare così velocemente la procedura”.

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