OSPEDALE PIEMONTE, D’ALIA E CGIL D’ACCORDO: “BORSELLINO SI PRONUNCI UNA VOLTA PER TUTTE”

Il futuro dell’ospedale Piemonte rimane avvolto da un grande punto interrogativo. Ogni giorno si diffondono notizie smentite poco dopo dagli stessi responsabili della sanità. Con il punto nascita che rimbalza da Papardo al viale Europa in continuazione. Sono Clarà Crocè, segretaria provinciale della Fp Cgil, e i responsabili della sanità per il sindacato, Carmelo Pagano e Antonio Trino, a invocare un intervento chiarificatore dell’assessore regionale alla Salute.

La presenza di Lucia Borsellino, in effetti, era stata annunciata per ieri a Messina, in occasione della presentazione del progetto Area. Tuttavia, proprio all’ultimo, ha fatto sapere di essere in altri impegni istituzionali affaccendata.

Sulla stessa lunghezza d’onda della Cgil è il deputato Gianpiero D’Alia: “L’assessore si pronunci, una buona volta, in modo chiaro sul futuro dell’ospedale, per evitare si consumino sulla pelle dei cittadini miserabili dispute delle lobbies sanitarie: un copione già visto in passato”. La vicenda, secondo l’ex ministro e attuale presidente nazionale dell’Udc, “sta alimentado solo uno stucchevole e datato dibattito che è espressione di un vecchio vizio in città, quello di pensare di cucinare interessi diversi senza mai produrre nulla”.

“L’ospedale Piemonte – spiega il parlamentare messinese – non può essere oggetto di una scalata di legittimi interessi sanitari pubblici e privati, che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze di un efficiente servizio sanitario per i cittadini. Siamo invece convinti che il nosocomio debba diventare un ospedale delle emergenze e della medicina del territorio a servizio della città. Solo così si potranno anche giustificare tutte le risorse già spese per la sua parziale ristrutturazione”.

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