“Ponte non è tra priorità del Governo”: Lupi vira su ferrovia Messina – Catania – Palermo

Maurizio Lupi

“Il Ponte sullo Stretto non rientra fra le priorità di questo Governo”, così il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, nel suo intervento introduttivo durante l’informativa sul Ponte sullo Stretto, a Montecitorio, da poco conclusasi. “E’ inutile girarci attorno, sul Ponte non ci sono nuove risorse allocate, né potevano esserci e per questo Governo la realizzazione del Ponte non è una priorità né può esserlo. Al di là delle posizioni personali”.

Parla di collegamenti tra coste (tirrenica e adriatica), di accelerazione della ferrovia dichiarando che il Governo ha un disegno chiaro di dotazione infrastrutturale che riguarda anche il Meridione, laddove la questione delicata – che il ministro definisce un “pugno nello stomaco”- riguarda l’asse ferroviario Messina-Catania-Palermo: “All’interno di questo disegno strategico è evidente che serve un elemento in più, per questo sono sempre stato d’ accordo con il Ponte. Visto che il ponte è stato cancellato dobbiamo vedere come completare l’asse infrastrutturale”. Traduzione: messo da parte questo progetto bisogna trovare un’alternativa perché non manchino tasselli a questo puzzle di collegamenti e infrastrutture.

Sono dello stesso avviso anche i deputati messinesi Francesco D’Uva (M5s) e Vincenzo Garofalo (Ncd), intervenuti in occasione della seduta, durata poco più di un’ora. Il pentastellato critica aspramente l’esecutivo per aver riportato in auge la questione relativa a un’opera che definisce “inutile e onerosa”. Chiama poi in causa cronache recenti secondo cui vi sarebbero stati nuovi contatti tra il Governo Renzi e la ditta Impregilo: “Per oltre 30 anni quest’opera è stata fonte di spese: 300 milioni di euro per ordinaria attività e pagamento dipendenti che lo Stato ha versato alla Stretto di Messina”.

Urgenza assoluta va data, semmai, al trasporto marittimo veloce la cui condizione è stata più volte denunciata dallo stesso D’Uva e dal collega Nuovo centrodestra. E’ proprio Garofalo ad aggiungere che “nell’elenco delle priorità del Governo ci sono molte più opere da realizzare al nord che non al sud”, ma al ministro Lupi riconosce “il merito di aver inserito nello Sblocca Italia l’ammodernamento del sistema ferroviario del meridione. Sia chiaro – puntualizza – non si tratta di un regalo che viene fatto al Mezzogiorno (i soldi dei cui contribuenti hanno finanziato le opere del nord, per decenni), ma dell’unico modo che il Paese ha di riconvertire il proprio Pil al segno più”.

Riaprire quindi il dibattito sul Ponte per aver chiare le intenzioni dei governanti sulla “questione meridionale”, si potrebbe commentare in conclusione, parafrasando l’auspicio del parlamentare alfaniano.

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