Piemonte. Picciolo, Formica e Accorinti all’unisono: “Insieme lotteremo fino alla fine”

Tutti insieme, uniti, per salvare il Piemonte. E’ questa la volontà emersa da un incontro svoltosi questa mattina presso l’aula consiliare di palazzo Zanca al quale hanno partecipato i deputati regionali Beppe Picciolo e Santi Formica, il sindaco Renato Accorinti e Dino Bramanti, direttore scientifico dell’Irccs Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo”. Lo ha confermato anche lo stesso Formica, il primo a prendere la parola affermando che “finalmente questa città ha raggiunto, su questo tema, la maturità che serve per capire che ci troviamo nel mondo della competizione, dove non conta l’appartenenza politica, ma la volontà di ottenere quelle poche risorse disponibili”. Città che ieri è stata scossa dalla lettera dell’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino che, praticamente, smontava la proposta dei due deputati regionali messinesi che chiedevano di integrare il Piemonte con l’Irccs. Il motivo? Per l’assessore Borsellino non si può dare un parere sull’integrazione prima della fine del monitoraggio della rete ospedaliera, che si concluderà nel 2016. “Ma cosa cambia – si chiede Formica – se da qui a tre anni il Papardo si chiamerà Papardo-Piemonte o se invece farà parte dell’Irccs? E’ solo un problema di dizione”.

 
In realtà, secondo Formica, i motivi del rifiuto della Borsellino sono ben altri: “Entro aprile a Catania verrà inaugurato l’ospedale San Marco di Librino, costato ben 123 milioni di euro. Il Piemonte – spiega il deputato – e gli ospedali di Barcellona P.G., Ribera e Alcamo saranno così sacrificati per riempire i 400 posti letto del nuovo ospedale catanese, il quale non risentirà così dei tagli resi necessari dal Decreto Balduzzi. Dobbiamo evitare che Messina subisca l’ennesima umiliazione”. Inoltre il deputato ha comunicato di aver già chiesto che la lettera di Lucia Borsellino venga ritirata e “scritta nuovamente, possibilmente in lingua italiana”. Sì, perché secondo Formica e Picciolo i problemi della comunicazione dell’assessore sono anche lessicali, ritenendone la struttura grammaticale “poco comprensibile”. Parole che, tra l’altro, secondo lo stesso Formica, non sono state condivise neanche da chi la lettera l’ha tecnicamente firmata e inviata, ossia il capo di gabinetto dell’assessore Borsellino, Giuseppe Amato.

 
Le parole di Formica sono state condivise anche dal collega Picciolo, il quale ha sottolineato anche che la stessa linea di pensiero è stata adottata da altri due deputati regionali messinesi, Marcello Greco e Franco Rinaldi, oggi assenti per motivi istituzionali. “Ciò che deve interessare a tutti – afferma Picciolo – è che l’impegno dell’assessore Borsellino, che aveva promesso i 78 posti letto per acuti ed il Polo di Emergenza-Urgenza presso il Piemonte, venga rispettato. A patto di andare contro la mia maggioranza politica”.  Tocca poi a Renato Accorinti ricordare che le critiche mosse nei suoi confronti negli ultimi mesi erano infondate “poiché, come state vedendo, le decisioni le prende la Regione”. Accorinti però, in quanto primo cittadino, promette il suo impegno: “Sottoporrò il problema al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin. Lotteremo fino all’ultimo minuto per ottenere tutto ciò che è possibile. L’importante è trovare una soluzione condivisa”. Il Dottor Bramanti ha poi dimostrato che l’intregrazione e Irccs è possibile, poiché “è possibile adeguare la struttura, adeguandole a specialità diverse. Non è un progetto campato in aria e lo dimostrano i tanti esempi presenti in altre zone d’Italia”. In conclusione, riprende la parola Beppe Picciolo, il quale richiede al sindaco Accorinti la realizzazione di una “Cordata-Messina, per difendere in tutti il Piemonte, evitando che diventi il Margherita 2”. @SimoneIntelisano

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