Sul “mostro” del Palanebiolo, proviamo pure a crederci assolti, siamo lo stesso coinvolti

Siamo sempre tutti molto sconvolti quando leggiamo o pubblichiamo notizie che riguardano violenze sessuali sui minori, storie di abusi, di sfruttamento della prostituzione. Una miseria umana che non conosce razzismi, che non fa differenze politiche, che si nasconde spesso nelle insospettabili pieghe di esistenze comuni, come quella dell’impiegato quarantanovenne che al Palanebiolo adescava ragazzini disperati.

Ma dopo aver dichiarato  il nostro disprezzo, dopo aver vomitato quanto possa ritenersi squallido,  malato,  il comportamento di questo messinese (che almeno era celibe, e questo lo affranca da alcuni ancora più ambigui uomini che ostentano famiglie perfette), dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre l’orco cattivo.

Perchè il mostro che dobbiamo affrontare è ben più subdolo. E si nutre della facilità con cui scarichiamo su un infimo personaggio responsabilità politiche e sociali che invece appartengono a più alti uomini. A chi è chiamato a fare in modo che situazioni come quella che si è verificata, non accadessero. E senza alcun tipo di astrazione, il riferimento è al fatto che quei minorenni nelle tende non dovevano esserci, tantomeno avrebbero dovuto stare soli, alla mercè di chiunque non abbia la capacità di vedere in loro le vittime di una violenza che nemmeno quella sessuale può traumatizzare oltre.

Comune in prima fila. Quel Comune che ha negato ogni responsabilità sulla gestione dei minori migranti, con una conferenza stampa indetta quasi come una beffa, nella giornata internazionale dei diritti dei bambini.

Non possiamo chiedere “scelte politiche” alla Prefettura o a chi garantisce ordine pubblico e sicurezza.

E dove sono i partiti? Anche quelli travestiti da movimenti? Quelli impegnati a cercare un’identità che difficilmente può fare a meno di scelte coraggiose. Quelli pronti a fare facile opposizione senza puntare il dito su questioni semplici ma che richiedono risposte urgenti: perchè questa amministrazione non riesce a fare programmazione? perchè non sono state sfruttate le occasioni offerte da bandi ad hoc per occuparsi in maniera efficace e dignitosa del fenomeno dell’immigrazione dei minorenni?

Perchè abbiamo offerto “casa nostra” se non avevamo una stanza per gli ospiti, degna dei padroni di casa che crediamo di essere e che vogliamo gli altri ammirino? (@Palmira Mancuso)

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