Calcio Lega Pro. Messina – Benevento a porte chiuse, Prefetto non cambia idea: “Sforzi Acr insufficienti”

Stefano Trotta

Niente da fare. Prefetto inamovibile, Messina-Benevento conoscerà il desolante spettacolo degli spalti vuoti. E’ quanto emerge dall’ultima ordinanza emessa, che conferma la decisione adottata nella giornata di ieri. A nulla sono serviti i tentativi da parte della società di ingaggiare privatamente due pullman per coprire l’eventuale trasporto dei tifosi sanniti, notoriamente già attrezzati per tempo e con bus propri. La soluzione proposta dalla dirigenza giallorossa non soddisfa, secondo quanto si evince dal comunicato, “le prescrizioni contenute nella determinazione n. 26/2014 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive in quanto non presenta i necessari requisiti di una pianificazione organizzativa di carattere generale”. Sotto accusa anche l’Amministrazione Comunale, rea di non aver fornito indicazioni nonostante la stessa determinazione preveda che di concerto società e comune debbano redigere il piano di sicurezza oggetto di discussione. Dallo squallido spettacolo istituzionale che conferma quanta ruggine ci sia ormai tra sindaco e prefetto, ad uscire di scena, come sempre sono i messinesi, spettatori del “teatro dell’assurdo”.

Per intero la nota ufficiale della Prefettura:

Nella tarda mattinata odierna il Questore ha informato la Prefettura che,  nel corso del già programmato tavolo tecnico tenutosi oggi presso quell’Ufficio per la predisposizione dei servizi di ordine pubblico in occasione degli eventi previsti per domani (sciopero generale e partita di calcio), è stato prodotto dalla ACR Messina un accordo commerciale in base al quale la Società ha acquisito la disponibilità di una ditta per 1-2 pullman da adibire al trasporto dei tifosi che intendono assistere alle partite di calcio presso lo Stadio San Filippo .
Alla luce di questa nuova circostanza, il Prefetto ha convocato immediatamente una riunione tecnica di coordinamento interforze per riesaminare la questione.
In sede di approfondimento è emerso che il citato “accordo commerciale” non soddisfa pienamente le prescrizioni contenute nella determinazione n. 26/2014 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive in quanto non presenta i necessari requisiti di una pianificazione organizzativa di carattere generale.
Pertanto il suddetto documento non è stato ritenuto sufficiente a superare le criticità riscontrate.
Si è peraltro rilevato che nulla è pervenuto da parte dell’Amministrazione Comunale, chiamata a condividere con la Società la programmazione, secondo le indicazioni fornite dal predetto Osservatorio con la citata determinazione che, all’art.4 capo I, prescrive che le società sportive, d’intesa con le Amministrazioni locali, devono predisporre specifici piani che prevedano  “…idonei e sufficienti mezzi di trasporto pubblico utilizzabili dalle tifoserie, con particolare riferimento a quelli da destinare ai sostenitori della squadra ospite per il trasferimento dalla stazione ferroviaria all’impianto sportivo e viceversa”.
I componenti del Consesso hanno pertanto rilevato unanimemente il permanere della carenza organizzativa che ha determinato l’adozione dell’ordinanza prefettizia del 10 dicembre scorso e che, a giudizio dell’Osservatorio, costituisce “grave carenza strutturale, idonea a provocare conseguenze negative per la sicurezza degli spettatori” e a”…..determinare la chiusura dello stadio”.
Le decisioni assunte in sede di riunione tecnica interforze sono state comunicate alla Società e al Comune e nella medesima lettera è stata rappresentata la disponibilità del Questore a supportare i soggetti sopra indicati nella predisposizione della pianificazione, qualora ritenuto opportuno e richiesto.
Il Prefetto ha peraltro chiesto formalmente al Presidente dell’ACR e al Sindaco di smentire ufficialmente le false affermazioni riportate dagli organi di stampa e relative alla ricezione della lettera-diffida del 5 dicembre scorso.

@RobertoFazio

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