Casa Cammarata nel bando beni comuni della Fondazione Con il Sud

Anche Messina partecipa all’’iniziativa “ Verso il Bando Cultura”, promosso dalla Fondazione ‘Con il sud’ e presentata oggi dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, intervenuto presso il Salone del Ministro alla presenza di Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione ‘Con il sud’ e Piero Fassino, Presidente Anci.

“Si tratta – spiega in una nota il ministero – di una iniziativa sperimentale per rendere fruibile il patrimonio culturale nelle regioni meridionali e creare opportunità di sviluppo, attraverso il terzo settore e le comunità locali. Il bando da 4 milioni di euro di risorse private individuerà le migliori proposte di valorizzazione”.

E tra gli oltre 220 beni inutilizzati messi a disposizione dagli enti pubblici e privati proprietari che sono stati pubblicati  sul sito web dedicato all’ iniziativa vi è Casa Cammarata, o meglio ciò che resta della “casa museo” del Cavalier Giovanni Cammarata, artista outsider che a partire dagli anni ’70, lasciando ogni altro lavoro, si è dedicato alla costruzione di una dimora fantastica, un luogo di luci e colori nel contesto del grigiore di via Maregrosso. L’artista è morto nel 2002, lottando fino alla fine per salvarla dalle demolizioni, avvenute suo malgrado nel 2007, per dare spazio al parcheggio di un centro commerciale.

Il progetto del Comune di Messina è stato elaborato con il contributo di Davide Rizzo, esperto per la progettazione culturale strategica e grazie al lavoro del servizio di valorizzazione del Dipartimento Politiche Culturali guidato dal funzionario Carmelo Celona, sotto la supervisione dell’assessore Perna.

Gli immobili proposti saranno valutati dalla Fondazione sulla base di specifici criteri come le condizioni generali, il potenziale utilizzo per attività socio-culturali economicamente sostenibili, l’accessibilità e la fruibilità. I beni che saranno selezionati potranno accedere alla seconda fase del bando, che metterà a disposizione 4 milioni di euro di risorse private per sostenere la valorizzazione attraverso la realizzazione di attività socio-culturali.

“Solo un numero molto limitato di beni potrà accedere alla seconda fase – dichiara Rizzo – ma non perdiamo la speranza che venga scelto proprio il nostro. Nel frattempo attraverso il sito internet, tutti avranno la possibilità di proporre idee per un possibile utilizzo comunitario dei beni, contribuendo a promuoverli come luoghi della collettività”.

 

 

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