Metromare. Or.Sa al prefetto: “Sei mesi per appalto ma contratto scade il 31, evitare tensioni sociali”

L’Or.Sa plaude allo stanziamento, nella legge di stabilità, di 30 milioni di euro capaci di assicurare il servizio di traghettamento veloce sullo Stretto di Messina, cosiddetto Metromare, dal 2015 al 2017. Parallelamente, manifesta le proprie perplessità, in una lettera indirizzata al prefetto di Messina e, per conoscenza, alle compagnie Ustica Lines e Bluferries, per la gestione della fase transitoria. L’attuale contratto scade il prossimo 31 dicembre e Ustica Lines sta approntando le procedure per il licenziamento di 57 lavoratori. Per scongiurare, non solo la perdita dell’impiego, ma anche eventuali tensioni sociali che possono derivarne, oltre all’erogazione di servizi inefficienti, il sindacato richiede a Stefano Trotta la convocazione tempestiva delle parti: “L’approvazione dell’emendamento Metromare è un’ottima notizia ma i tempi, nelle migliori delle ipotesi, sono di almeno sei mesi prima di una aggiudicazione mentre siamo come sempre in piena emergenza con il servizio in scadenza tra dieci giorni. La solita corsa contro il tempo – commenta l’Or.Sa – a cui non riusciamo ad abituarci”. Qui di seguito, la lettera del sindacato con oggetto “Vertenza ex Metromare – richiesta di convocazione”.

Dopo l’incontro con il Capo di Gabinetto del Prefetto, tenutosi lo scorso 11 dicembre in seguito al sit-in dei marittimi UsticaLines e Bluferries, il Senato della Repubblica ha approvato l’emendamento alla legge di stabilità che prevede gli stanziamenti necessari alla garanzia di trasporto nello Stretto di Messina per i prossimi tre anni.

Nonostante la buona notizia la vertenza dei marittimi è tutt’altro che risolta, i tempi necessari ad espletare le procedure per un nuovo appalto sono significativamente lunghi e ad oggi non si sa come sarà gestita la fase provvisoria dopo il 31 dicembre.

RFI è stata incaricata dal Ministro dei Trasporti a coordinare il periodo transitorio ma mancano solo nove giorni al 31 dicembre e di certo c’è solo l’insufficienza della flotta “pubblica”, riconducibile a due soli mezzi veloci in forza alla controllata Bluferries quando ne servono almeno cinque per fornire un adeguato collegamento fra Messina, Villa S.Giovanni e Reggio Calabria.

Intanto UsticaLines, che attualmente garantisce il collegamento con Reggio Calabria, non è stata ancora coinvolta e in vista di scadenza dell’ultima proroga si appresta a completare le procedure di licenziamento attivate per 57 marittimi, destinati alla disoccupazione già all’inizio del nuovo anno.

Alla luce dei fatti la tensione dei lavoratori è divenuta incontrollabile e non sono da escludere eclatanti manifestazioni di disperazione che potrebbero compromettere l’ordine pubblico, pertanto, rinnoviamo a Sua Eccellenza la richiesta di convocazione in sede Prefettizia delle parti interessate: RFI, UsticaLines e Organizzazioni Sindacali per definire con certezza i programmi di gestione provvisoria del traghettamento veloce e se fosse necessario intercedere presso il Ministero dei Trasporti col fine di evitare la temporanea sospensione del servizio essenziale e l’ulteriore compressione dei livelli occupazionali.

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