Treni sullo Stretto, Lupi rassicura: “Nessuna eliminazione, anzi potenziamento del servizio”, Ferrovie dello Stato “Nessun esubero, personale ricollocato”

Maurizio Lupi

“Riceverò certamente il presidente Crocetta per discutere, come mi chiede, della situazione del trasporto ferroviario in Sicilia. Voglio però sin d’ora rassicurare lui e tutti i siciliani che non c’è nessuna eliminazione dei treni di collegamento con il nord, anzi.”  così si legge in una nota diramata alle 20,20 del 3 febbraio da parte del Ministro Lupi, al termine di una giornata difficile, seguita alla notizia diffusa dai sindacati della dismissione di una nave Rfi e della drastica diminuzione (solo due treni) per i collegamenti tra la Sicilia e “il continente”.

“Di fronte al rischio dell’interruzione del servizio di traghettamento veloce sullo Stretto di Messina – scrive Lupi –  in una riunione a cui hanno partecipato l’assessore ai trasporti della Regione Calabria Fedele, quello della Regione Siciliana Pizzo, il sindaco di Messina Accorinti e il suo assessore ai Trasporti Cacciola, abbiamo di comune accordo chiesto a Ferrovie di farsi carico anche del trasporto pendolare sullo Stretto oltre che di quello dei viaggiatori in treno. Il progetto verrà vagliato con l’obiettivo del miglioramento del servizio in termini di qualità dell’offerta e di riduzione dei tempi di percorrenza. Con Ferrovie e con le amministrazioni coinvolte abbiamo anche concordato che la soluzione che verrà proposta sarà aperta a cambiamenti e miglioramenti dopo un adeguato periodo di prova.
A ciò si aggiunga – conclude la nota ministeriale –  che è già stata bandita la gara per il servizio Metromare finanziata con 30 milioni di euro inseriti in Legge di Stabilità con un emendamento del Governo”.

Anche da Ferrovie dello Stato giunge una nota atta a calmare le acque, dove si dichiara che ” il gruppo Fs non abbandona il traghettamento, anzi potenzia e investe”, specificando in tre punti che non vi sarà alcun esubero, poichè il personale di Rfi di navigazione (62 dipendenti)  sarà ricollocato nelle attività di terra e di bordo; i traghettamenti saranno più veloci con tempi di attraversamento dello Stretto ridotti di circa un’ora; inoltre sono previsti interventi infrastrutturali per la mobilità dei passeggeri.

Secondo Fs, “le attività di traghettamento di carrozze e merci di Rete Ferroviaria Italiana proseguiranno regolarmente. Il progetto, elaborato con Rfi d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede già da gennaio 2015, a carico del Gruppo Fs Italiane e senza alcun onere aggiuntivo per lo Stato, un servizio di traghettamento veloce tra Messina e Villa San Giovanni – nelle ore diurne anche nei giorni di sabato, domenica e festivi – con le navi veloci della controllata Blueferries”.

Sempre secondo Fs “con i mezzi veloci che garantiscono una maggiore frequenza e standard qualitativi più elevati, è soddisfatta la mobilità nell’ambito dello Stretto di Messina che viene attraversato in circa 20 minuti. Nelle ore notturne i treni continueranno ad essere traghettati a bordo della navi ferroviarie Rfi”.

Le due note, sebbene dai toni rassicuranti, non smentiscono tuttavia la dismissione di una nave traghetto, tantomeno la soppressione dei treni a lunga percorrenza. E su questo già ieri il deputato Garofalo ha chiesto una dichiarazione ufficiale all’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, ing. Michele Mario Elia

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