Beni culturali, il M5s presenta modifiche alla legge regionale sullo sbigliettamento

Il testo di modifica alla legge regionale sullo sbigliettamento approda all’Ars.  Il ddl, a prima firma della deputata messinese M5s Valentina Zafarana, componente della commissione Cultura, interviene per semplificare le procedure relative alla gestione dei proventi dei biglietti, “così da slegarle dalle inefficienze – afferma la parlamentare – o dalla volontà politica dei diversi enti locali”.

Ad oggi, l’art. 7 della legge regionale n. 10 del 1999 destina ai Comuni il 30% degli introiti derivanti dalla vendita di biglietti per l’ingresso ai beni culturali regionali.

I Comuni dovrebbero poi riutilizzarli a favore degli stessi siti culturali. Questo sistema, però, presenta due limiti: il primo è che i Comuni possono scegliere come destinare questi introiti, non sempre in linea con le esigenze primarie dei siti stessi; inoltre l’assenza di una convenzione (anche per semplice inerzia dell’amministrazione locale) lascia tali fondi nelle casse comunali ed i rispettivi siti privi di fondamentali risorse.

“Musei, gallerie, siti archeologici e monumentali regionali – aggiunge Zafarana – sono impossibilitati ad assolvere ai compiti minimi di manutenzione ordinaria, tutela e valorizzazione. Questo crea frustrazione nella maggior parte dei dipendenti regionali di settore che, oltre a non poter programmare alcun intervento, sono demotivati dal fatto che ad un eventuale aumento di visitatori, generato da una buona gestione, non corrisponde alcuna risorsa aggiuntiva da destinare al sito in quanto tutti i proventi finiscono nel calderone regionale. Questo non accade al Parco valle dei templi di Agrigento, dotato di un bilancio autonomo, con una qualità gestionale di gran lunga superiore al resto dei siti”.

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