Calcio Lega Pro, Acr Messina. Altobello: “Meno età media, più meritocrazia. A Caserta possiamo vincere”

Nella gara di sabato contro la Paganese che ha lasciato l’amaro in bocca, Altobello è stato uno dei pochi a raggiungere la sufficienza tra i suoi compagni. In una giornata in cui urgeva ottenere i tre punti, davvero a poco può servire il pareggio che di certo non muove la classifica del Messina; una disamina cinica quella del difensore ex Bari: “E’ stata la partita in cui ho provato più rammarico di tutto l’anno. A parte il gol, arrivato perchè Pepe è scivolato, non ho avvertito pericoli. Sono due punti che rimpiangiamo molto”. Scatta facile l’analogia con Messina-Aversa Normanna, altra gara in cui i giallorossi non furono in grado di mettere al sicuro il risultato a causa di un secondo tempo davvero da dimenticare; ne è consapevole Altobello che fa mea culpa circa l’involuzione che questa squadra fa puntualmente registrare nei secondi quarantacinque minuti: “Si un po’ la ricorda, nel primo tempo abbiamo espresso un buon gioco, poi soffriamo i primi quarti d’ora dei secondi tempi. Magari è un fattore mentale, è una pecca che purtroppo ci stiamo portando dall’inizio dell’anno, abbiamo bisogno dello schiaffo per reagire e iniziare a giocare”. Eppure, entrati nella fase calda del campionato, non è più il momento di fallire i match ball destinati a scrivere il futuro del Messina: “Con tutti i punti persi così stavamo ai play off, purtroppo abbiamo pagato l’ennesimo nostro errore .Ci abbassiamo e subiamo la partita. E’ successo anche a Matera”. Altobello però è altrettanto spontaneo quando spiega i motivi per cui la squadra ad oggi naviga nelle zone basse della classifica senza riuscire a tirarsene fuori; l’alibi individuato dal difensore è l’età media: “Siamo una squadra che è cambiata tanto, senza mai essere al completo, non siamo cresciuti tutti insieme. A gennaio ci siamo rinforzati tanto ma siamo anche una squadra abbastanza giovane. La società adotta la politica dell’età media e , carte alla mano, quelle che la fanno sono giù in classifica. L’esperienza in questa categoria conta tanto, noi giochiamo con gente di vent’anni e ci troviamo contro gente di ventotto anni. Non sono contro l’età media, ma fa la differenza e se in generale si pensasse più alla meritocrazia sarebbe un calcio migliore. Anche un direttore sportivo avrebbe più facilitato il proprio compito, piuttosto che uscire pazzo per trovare giovani già pronti”.

Smaltita la delusione per i due punti gettati alle ortiche sabato scorso, è già tempo di rivolgere il pensiero alla prossima partita, prima di tre sfide sulla carta proibitive per i giallorossi, dal momento in cui Casertana, Lecce e Juve Stabia hanno ambizioni d’alto rango; tuttavia la storia stagionale del Messina dimostra come proprio contro le big gli uomini di Grassadonia riescano a dare quel qualcosa in più. Motivo in più per profondere ottimismo: “La prepareremo come tutte le altre, ma so che nessuno mai ci ha messo davvero sotto. Ho visto più errori nostri che meriti degli avversari. Lavoriamo su noi stessi e sull’attenzione durante tutti i novanta minuti. Firmerei per i tre punti piuttosto che uno, se giochiamo per il pareggio va a finire che perdiamo. La Casertana è una buona squadra ma noi abbiamo le qualità per vincere. E loro hanno dei punti deboli”.

Un appunto, infine, circa l’anomala situazione societaria del Parma, squadra proprietaria del suo cartellino: “Non me ne curo, non dipende da me e io non posso risolvere la questione. Ho visto l’intervista dell’ultimo presidente ma cambiano sempre e la situazione è poco chiara, quindi non mi resta che aspettare”.

@RobertoFazio

 

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