L’Anci regionale a Palazzo Zanca, sui trasporti ferroviari unanime richiesta di riforme

Il sindaco, Renato Accorinti, il vicesindaco, Guido Signorino, gli assessori, Daniele Ialacqua e Sebastiano Pino, e una rappresentanza di consiglieri comunali, hanno partecipato oggi alla riunione del Consiglio Regionale dell’Anci Sicilia, indetta per affrontare le problematiche relative ai tagli nei collegamenti ferroviari e alla mobilitazione permanente dei Comuni siciliani, nel quadro delle iniziative relative alla mobilitazione contro la complessiva situazione finanziaria degli Enti locali dell’Isola.

Messina è stata la sede della convocazione dell’organismo regionale a seguito di un’intesa tra il sindaco Accorinti, il presidente del Consiglio regionale dell’Anci, Leoluca Orlando, ed il segretario generale, Mario Emanuele Alvano, al fine di mantenere alta l’attenzione sulla decisione del Governo nazionale.

“Prendiamo atto che il taglio dei collegamenti ferroviari tra la Sicilia e il resto d’Italia rappresenta un ulteriore segnale di discriminazione nei confronti della nostra Isola, che fa seguito alla recente grave decisione di definanziare i Fondi Pac – hanno evidenziato Accorinti, Orlando e il vicesegretario dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, commentando i contenuti del Piano, presentato da Trenitalia lo scorso 2 febbraio, che prevede l’interruzione dei servizi ferroviari che collegano Sicilia e Calabria – e i Comuni siciliani si trovano a dovere fare fronte non soltanto ad insostenibili tagli alle risorse loro destinate, ma anche alla totale esclusione dai collegamenti ferroviari con il resto d’Italia. Abbiamo una rete ferroviaria, che è la peggiore d’Europa, mentre ricordiamo a tutti che lo sviluppo dell’economia passa attraverso i trasporti. Se l’Italia vive una fase difficile, per la Sicilia è drammatica. La nostra gente chiede servizi e un miglioramento della qualità della vita e tutti i sindaci sono portatori delle necessità dei cittadini dell’Isola. L’Anci interviene per esprimere questi bisogni, la Sicilia ha bisogno di riforme”.

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