#Salvatoredevepartire …e partirà. La preside chiarisce, “solo un problema di comunicazione”

L’insegnante di sostegno che ha seguito Salvatore durante l’ultimo anno di scuola ha dichiarato la sua disponibilità a partire con il ragazzo. Tra qualche ora il collegio dei docenti dell’istituto Ernesto Basile si esprimerà, e quasi certamente, la vicenda che ha scatenato un accorato dibattito sulla diatriba intercorsa tra una nota famiglia messinese e una altrettanto nota e stimata preside, si concluderà con un “lieto fine”.

La storia di Salvatore, finita sulle pagine dei giornali dopo la denuncia da parte dei genitori, che non avrebbero permesso al figlio di partire per Praga il prossimo 28 marzo se non con la sua insegnate di sostegno, ha ferito la stessa preside, Pucci Prestipino, che ci spiega come tutto questo clamore mediatico sia ingiustificato.

“Nella mia lunga esperienza di dirigente scolastico ho sempre garantito la formazione di tutti i  ragazzi disabili che ho incontrato, e io stessa durante  i viaggi d’istruzione li ho seguiti personalmente, anche curandomi di dormire con loro. Quello che è accaduto con Salvatore è molto più semplice di come appare – ci dice visibilmente provata dall’esposizione mediatica degli ultimi giorni – Avevo chiesto di ricevere una adesione entro il 15 febbraio, cosa che non è avvenuta. Ho saputo che l’insegnante di sostegno era disponibile soltanto lo scorso 6 marzo, con una mail ricevuta alle 13,54. Verosimilmente dopo che lo “scandalo” era esploso”.

Chiediamo alla Preside se i suoi rapporti con la docente di sostegno sono buoni, se c’è mai stato un litigio, come sostenuto dai genitori di Salvatore. “Assolutamente falso, nessun litigio – sottolinea la professoressa –  Semplicemente non avendo avuta alcuna adesione nei tempi richiesti per organizzare il viaggio (bisogna infatti comunicare con esattezza il numero dei portatori di handicap e degli accompagnatori, per ottenere la gratuità) ho scelto due insegnanti preparati e che avevano invece dato la propria disponibilità. Tra l’altro pensando di fare cosa gradita ala madre, le avevo prospettato la  possibilità (pensando soprattutto alla notte) di partecipare a spese della scuola”.

Possiamo dire che la vicenda si chiude qui? “Me lo auguro, perché non meritavo una simile mancanza di fiducia da parte dei  genitori. Ho sempre agito secondo legge e nel rispetto dei diritti di tutti. L’unica cosa che mi preme è che Salvatore stia bene. Io ho fatto il mio dovere, adesso credo che la responsabilità sia della sua famiglia e dell’insegnante che lo accompagnerà”. (@Pal.Ma.)

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