Calcio Lega Pro, Acr Messina. Si presenta Di Costanzo: “play-out non sono un dramma, ma faremo di tutto per evitarli”

“Un cambio inevitabile che dimostra come, nonostante le enormi difficoltà, non lasceremo niente di intentato per salvare la squadra. Il nuovo tecnico, che ha un curriculum di spessore, non ha bisogno di presentazioni, conosce la piazza essendo stato già qui in precedenza. Mi sento solo di fargli un grosso in bocca al lupo per un finale di stagione che si preannuncia molto duro”. Con queste parole il presidente Pietro Lo Monaco, oggi apparentemente sottotono, presenta il nuovo allenatore Nello Di Costanzo, arrivato in uno dei momenti più critici della stagione, con molta probabilità un punto di non ritorno nonostante manchino ancora nove giornate al termine del campionato. I sei punti di distacco dal Melfi pesano come un macigno e segnano una distanza abissale dall’obiettivo salvezza diretta, e questo è ormai un’eventualità alla quale tutto l’ambiente, società compresa, sta preparandosi. Prima di passare la parola al neo tecnico, il massimo dirigente rispondendo a chi sottolineava come pochi giorni prima la dirigenza avesse negato ogni possibilità d’esonero di Grassadonia, almeno fino alla fine della stagione, approfitta per lanciare una frecciata all’ex pupillo della panchina, mai chiamato col nome proprio: “Questa società non ha come linea quella di sostituire gli allenatori in corso ma a volte, anche se non te lo chiede, l’allenatore quasi aspetta di essere sollevato dall’incarico. Con il precedente abbiamo avuto un’esperienza importante, anche lui è subentrato ad un tecnico che non avremmo voluto cambiare. E’ arrivato poi un momento in cui ci ha fatto capire che serviva un cambiamento del genere, dato che ha avuto dei limiti caratteriali, del resto non si possono cambiare 25 giocatori. Le cose sono andate peggio rispetto a come ci aspettavamo, ma riteniamo che questa sia una squadra con valori tecnici in linea con il progetto. Ci auguriamo di evitare i play out, però è un’appendice che fa parte del campionato”. Alle dichiarazioni si accoda brevemente anche Fabrizio Ferrigno, seduto alla destra del patron, che aggiunge: “la decisione è stata presa dopo due ore di confronto nel post gara, l’intenzione iniziale non era questa”.

Presentazione Di Costanzo, AcrUna missione, quella affidata a Di Costanzo, dall’alto coefficiente di difficoltà. Il tecnico romano ne è cosciente, quindi si prepara ad ogni eventualità, ma con grande determinazione e voglia di rilanciarsi: “Sono contento di tornare qui e lusingato per la chiamata del presidente, che conosco da tanti anni e ho sempre stimato. Ferrigno crede molto nel mio lavoro, quindi ho trovato subito feeling anche con lui. Grassadonia è un allenatore preparato che ha dato tanto e che purtroppo mi tocca sostituire perchè così funziona il calcio. E’ capitato anche a me in passato e so cosa voglia dire, a lui porgo un affettuoso saluto, sono certo che farà bene in futuro. Anche io ho dovuto subire delle sostituzioni, ma sono tanti i particolari da tenere in conto in queste situazioni. Nella mia carriera ho subito delle ingiustizie, spero adesso di rilanciarmi in una società che è il fiore all’occhiello nello scenario della Lega Pro tutta. Ce la dobbiamo mettere tutta per evitare i play out ma eventualmente non sarà un dramma disputarli”. Bando ai moduli e alle strategie tecnico tattiche, dal momento in cui la tasferta con il Foggia è imminente e di lavoro sul campo se n’è svolto, comprensibilmente, poco, ecco la ricetta per risalire la china: “abbiamo tutti fame di calcio, ricordo che anche quando venni sette anni fa il morale della tifoseria era davvero molto basso, ma io sono sicuro che basta poco per invertire la rotta e far riavvicinare la gente e ricreare entusiasmo, cosa fondamentale per lo spogliatoio. E’ normale che la squadra, dopo alcune sconfitte di seguito maturare in una certa maniera, sia molto giù a livello mentale. Il primo intervento quindi è quello di entrare nella testa dei calciatori per fargli capire che devono riacquistare fiducia nei propri mezzi. Con impegno ed entusiasmo ritroveranno quei momenti di piacere e soddisfazione che il calcio ci da. Se ho accettato l’incarico è perchè ho fiducia per primo su questi ragazzi e sono convinti che possono raggiungere l’obiettivo”.

In Puglia diversi indisponibili fra squalifiche e infortuni costringeranno Di Costanzo a fare di necessità virtù, con un undici titolare praticamente già scritto: “non voglio sbilanciarmi, ho tutto già abbastanza chiaro, ma piuttosto che parlare è più giusto che prima vada in campo a lavorare con i ragazzi, di sistemi e moduli di gioco ne parleremo più avanti. In generale la mia filosofia è quella di un calcio spumeggiante e propositivo, ma in questo momento la cosa principale sono i risultati. Ci sono evidentemente dei problemi, specie relativamente la fase difensiva, quindi non aspettiamoci calcio champagne, quanto tanta dedizione alla causa. Colmeremo le tante lagune che ci sono e cercheremo di prendere meno gol, per giocare poi più serenamente”.

Qualche parola infine su due giocatori che il mister capitolino ha già avuto alle proprie dipendenze: “Orlando è chiaramente un attaccante, nonostante la sua generosità nel sacrificio, lo vedo bene accanto ad un’altra punta; Ciciretti essenzialmente è un centrocampista centrale adattabile sulla trequarti o sull’esterno, ha l’assist, il tiro, un gran piede sinistro, ma ha bisogno di acquistare personalità. Valuterò nelle prossime partite come e quando ci sarà bisogno di lui”.

@RobertoFazio

 

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