Gotha 3, una condanna e un’assoluzione nel processo stralcio

Un’ assoluzione e una condanna. Nel tardo pomeriggio di oggi il Tribunale di Barcellona ha condannato Roberto Ravidà, il tecnico del comune di Mazzarà Sant’Andrea a 7 anni di reclusione e ha assolto Salvatore Campanino. Entrambi erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa.

Il processo è uno stralcio del filone principale del procedimento Gotha 3, che vede tra gli imputati anche l’avvocato Rosario Pio Cattafi, condannato in primo grado a 12 anni, e per il quale  è in corso il processo d’Appello, che ha visto emergere la figura del collaboratore di giustizia Carmelo D’Amico, le cui dichiarazioni sono al vaglio degli inquirenti.

Al centro di questo filone d’indagine ci sono una serie di estorsioni nei confronti di numerose imprese edili del comprensorio tirrenico, coinvolte in diversi appalti pubblici. Il ruolo dei due imputati sarebbe stato quello di favorire la gestione degli appalti e delle estorsioni da parte dell’organizzazione criminale. Al termine del dibattimento, il collegio hanno ritenuto sufficienti i riscontri per la condanna a carico dell’ex tecnico comunale di Mazzarrà Sant’Andrea, Roberto Ravidà, mentre sono state accolte le argomentazioni della difesa di Campanino, rappresentata dall’avvocato  Giovanni Cicala.

Per entrambi i pubblici ministeri della Dda Angelo Cavallo e Vito Di Giorgio  avevano chiesto la condanna, con una pena di 6 anni per Ravidà e di 5 anni per Campanino.

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