Accorinti punta sulla mobilità sostenibile, “senza trasporti il Sud non riparte”. Fiducia dopo la “svolta” per l’ampliamento dell’approdo a Tremestieri

Il sindaco  Accorinti  punta sui trasporti, fedele al suo obiettivo di segnare una “vittoria culturale, prima che politica” ha partecipato alla prima Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile organizzata domenica dall’Anci a Catania sottolineando nel suo intervento che “non si salva il Paese se non si riparte dal Sud, e non si salva il Sud se non si punta sui trasporti”.

“È grazie ad un’assennata politica sui trasporti – aggiunge il sindaco – che si possono cambiare la vita delle persone, l’economia, l’intero territorio”. E, a questo proposito, Accorinti punta tutto “sull’unione ed il confronto tra know how e culture diverse: è per questo – spiega – che a Messina abbiamo stipulato un accordo con la Gtt di Torino, che ci ha consentito di triplicare il numero degli autobus in città. Ed è per lo stesso motivo, innanzitutto culturale, che oggi a Messina c’è un assessore reggino, per dare un segno – conclude il sindaco – dell’importanza della condivisione delle conoscenze, al di là anche delle rivalità culturali e storiche tra i territori”.

La riunione dell’Anci arriva pochi giorni dopo l’importante riunione a Roma, che si è tenuta il 8 giugno scorso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per esaminare le problematiche ancora in essere relative la realizzazione del nuovo porto di Tremestieri, che per la mobilitazione di Messina rappresenta il vero nodo cruciale. Uno step che ha segnato la consegna all’Autorità portuale dei terreni attualmente alla Regione, accettando quindi la proposta/condizione da parte dell’autority di far fronte all’ammanco per la realizzazione del progetto di circa 7 milioni di euro.

“ La costruzione della grande darsena a sud rappresenterà la svolta decisiva per assorbire l’intero traffico gommato resta fiducioso Accorinti –  e migliorerà in maniera determinante la qualità della vita dei messinesi. A questo risultato si è giunti con l’impegno continuo di tutti gli attori interessati, insieme alla proficua collaborazione di parlamentari messinesi che hanno lavorato nell’interesse della Città. Adesso si dovranno ratificare prontamente gli accordi e dotare nei tempi più celeri la città di un’infrastruttura necessaria ed a lungo attesa”.

“Per garantire la massima celerità alle procedure diventano ancora più necessari i poteri speciali”, chiede il sindaco, che non è riuscito a risolvere il decennale problema dei tir in città, nonostante i tentativi di  limitare il passaggio, ostacolato dai continui insabbiamenti che durante l’inverno rendono l’approdo a sud inservibile.

L’ampliamento del secondo approdo,  che secondo i sindacati darà una boccata d’ossigeno anche al comparto edile, è stato invece considerato l’ultimo errore politico da chi si attendeva un affrancamento non solo dai tir. A dar voce ai dubbi Saro Visicaro del Comitato La Nostra Città che insiste: “sta consegnando tutto nelle mani del Comitato in mano dei traghettatori. Il nuovo porto di Tremestiri sarà realizzato e gestito dall’Autorità Portuale. Di Sarcina, con doppie e triple funzioni, potrà utilizzare i fondi pubblici per un appalto stratosferico. I fuoriclasse di Palazzo Zanca cedono cosi le prerogative dell’Ente Pubblico ad un ente gestito dagli stessi privati che poi lo utilizzeranno. Conflitto d’interesse gigantesco. Perché a Roma c’era De Cola e non l’assessore Pino?”

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